Liverani e la rinascita della Ternana: “Una squadra rigenerata, questi ragazzi ci credono davvero”

Fabio Liverani allenatore della Ternana - Foto TernanaNews
Fabio Liverani racconta il percorso di rigenerazione della Ternana, tra lavoro mentale e spirito di gruppo: “In due mesi, la squadra ha ritrovato forza e fiducia. Ora tutti ci credono”.
Nel post-partita che ha sancito l’accesso alla finale playoff, Fabio Liverani ha raccontato con emozione e orgoglio il percorso che ha trasformato la Ternana in una squadra ritrovata, pronta a giocarsi tutto.
“Lunedì saranno due mesi dal mio arrivo, ma la sensazione è quella di essere qui da sei, considerando che abbiamo giocato praticamente ogni tre giorni”, ha esordito l’allenatore rossoverde in conferenza stampa. Un periodo intenso, in cui la squadra ha dovuto superare le scorie mentali e fisiche di una lunga rincorsa.
“Era evidente il rigetto dopo una cavalcata complicata. In quel momento, il nostro compito era accompagnare il gruppo verso la fine del campionato, per poi ripartire con un nuovo slancio. Abbiamo fatto tanta fatica perché pochi giocatori avevano avuto minutaggio sufficiente. E nei playoff, così, non ci arrivi”.
Liverani ha spiegato come si sia lavorato prima di tutto sulla testa dei titolari, affaticati e logorati, e sul ritmo dei meno impiegati, per ritrovare un equilibrio. “Oggi la squadra è rinata, rigenerata. Giocatori che sembravano in debito di ossigeno, come Tito, Capuano, Martella e Casasola, sono tornati centrali e brillanti. Questo è il segnale più forte: ci credono davvero”.
Non sono mancati i riferimenti a chi ha sorpreso in positivo. “Vallocchia e Aloi, magari inizialmente con poca considerazione, hanno risposto con una crescita evidente. Anche chi oggi era in panchina, come Romeo, Millico o Donnarumma, ha voluto esserci nonostante qualche acciacco. E poi c’è Ciammaglichella, che pur essendo in prestito secco ha chiesto di rimanere vicino al gruppo. Questi sono segnali che parlano da soli”.
Liverani chiude con un messaggio di serenità e fiducia: “Vedere questi ragazzi lavorare con questa intensità mi rende tranquillo. Non ho nulla da rimproverare, solo da ringraziare un gruppo che ha dimostrato cuore, dedizione e appartenenza”.