Lega Pro, Marani: “Più ricavi, più visibilità e stadi pieni. Ora Salary Cap e Riforma Zola”

Matteo Marani presidente Lega Serie C
“Sono stati due anni importanti – ha dichiarato Marani –. Abbiamo aumentato i ricavi, distribuito più soldi alle società, introdotto la VAR nei playoff e nei playout. Gli accordi con Sky hanno migliorato la visibilità del campionato e gli spettatori allo stadio sono cresciuti del 40%“.
Ora, però, lo sguardo è rivolto al futuro. Due sono le direttrici principali del cambiamento: il Salary Cap e la cosiddetta “Riforma Zola”.
Salary Cap: trasparenza e sostenibilità
“Il Salary è uno strumento di conoscenza, quasi didattico – spiega Marani –. Con un software semplice, le società potranno monitorare entrate e uscite mensili in rapporto al proprio bilancio. Un principio di buon senso che già Artemio Franchi richiamava nel 1964: ‘Non potete spendere più di quanto guadagnate’. E aggiungeva: ‘Il guadagnato va investito per creare i dirigenti di domani'”.
Riforma Zola: giovani e infrastrutture
La seconda grande direttrice è la valorizzazione dei giovani, con il supporto di Gianfranco Zola, ex calciatore e oggi riferimento tecnico della riforma. “Zola, che ha iniziato in C con la Torres, conosce bene questo mondo. Stiamo lavorando sulla finanziabilità dei settori giovanili e sulla costruzione di nuovi centri sportivi. Una squadra di Lega Pro deve avere un mix tra talenti emergenti e professionisti di esperienza”.
Più controlli sulle iscrizioni: “Chi non ce la fa, non cominci”
Infine, Marani ha affrontato il tema delle difficoltà economiche di molti club e delle esclusioni che ogni estate segnano il calendario: “La sola strada possibile è inasprire i criteri di iscrizione. Alla FIGC abbiamo chiesto maggiore selezione: l’indice di liquidità sarà fissato allo 0,8 dal prossimo anno. Entro la stagione 2026-2027 tutti i club dovranno essere in regola, o non si iscriveranno”.
Parole chiare anche in assemblea: “Chi non ce la fa a sostenere tutta la stagione, non deve iniziarla. Altrimenti danneggia il torneo e gli altri club che meritano di competere in maniera regolare”.