Francesco Lamazza, ex direttore sportivo tra le altre di Sambenedettese e Cavese, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per analizzare la nuova stagione.
Il campionato inizierà con gli stadi chiusi.
“Il calcio non può essere senza tifosi. Non bisogna usare due pesi e due misure: non vedo quale sia la differenza tra filettanti e professionisti da questo punto di vista. Mi auguro che il ministro Spadafora allenti questa presa sui club dalla A alla C perché il calcio ha bisogno della gente sugli spalti”.
Che pensa della lista a 22?
"Sarebbe stato più giusto presentarla un anno prima dell’attuazione. I club faranno fatica a piazzare gli esuberi. Il regolamento penalizza chi deve andare a vincere il campionato e aiuta i club medio-bassi”.
Tanto spazio al minutaggio. Come si crescono i giovani?
“Li cresci preparandoli. Ma sono pochi i club che sanno preparare veramente i giovani. Non voglio essere polemico ma in tanti settori giovanili di C allena l’amico dell’amico perché i fondi per i settori giovanili sono veramente pochi. In tanti si riempiono la bocca ma in pochi riescono a portare un giovane dal proprio vivaio stabilmente in prima squadra”.
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