La magia del Rossoverde del Secolo: da Marinai agli altri protagonisti, ecco i vincitori
Dettaglio maglia 2025-2026 Ternana Calcio - Foto Ternana Calcio
Nel cuore del centro di Terni, ieri sera il cinema si è trasformato in un palcoscenico carico di emozioni. Le luci rosse e verdi avvolgevano l’ambiente, facendo da cornice a un evento atteso da mesi: la celebrazione di chi, nei suoi cento anni di storia, ha incarnato al meglio lo spirito della Ternana Calcio.
Sul palco del Politeama era stata ricreata l’atmosfera intima e vibrante di uno spogliatoio: maglie storiche appese in fila, ognuna testimone di un anno speciale; palloni, cimeli e due stand che custodivano con cura i premi destinati ai protagonisti della storia rossoverde — dal miglior allenatore alle diverse categorie di giocatori, fino al titolo più ambito: il Rossoverde del Secolo.
Il primo talk, “Ternana che vince”, si è aperto simbolicamente con un fischio d’inizio, proprio come in una partita e ha visto protagonisti tre volti amatissimi: Cristiano Lucarelli, l’allenatore dei record; Fernando Benatti, il recordman in Serie A; e Romano Marinai, capitano della Ternana nella massima serie e, come si scoprirà più tardi, vincitore del premio più prestigioso della serata. Tra aneddoti, battute e ricordi, i tre hanno raccontato il loro rapporto con la città e con la maglia. Lucarelli ha strappato più di un sorriso evocando un episodio divertente con l’attuale direttore sportivo Carlo Mammarella: quel balletto scaramantico che precedeva ogni partita e che, tra risate e superstizioni, divenne un rito immancabile. Mamarella, divertito, ha rincarato la dose: “Ho fatto sempre il leone negli spogliatoi per dare fiducia alla squadra. E alla fine, a 39 anni, mi sono ritrovato a ballare con la musica di Falletti”.
Dopo il “fischio” di fine primo tempo, è iniziato il secondo talk, “Ternana che sogna”, dedicato ai bomber che hanno fatto innamorare generazioni di tifosi: Massimo Borgobello, Luis Antonio Jimenez, Corrado Grabbi e Mirco Antenucci. La conversazione si è accesa subito, con Antenucci che ha rievocato la splendida rovesciata contro lo Spezia — un colpo da maestro che fece impazzire i tifosi, un po’ meno quelli liguri. Borgobello ha parlato con emozione del primo gol contro il Bari, quello di testa. Grabbi ha confessato, con il suo carattere schietto, che preferiva mandare in rete i compagni più che segnare lui stesso. Jimenez, invece, ha ricordato due dei suoi gioielli più amati: quello contro la Fiorentina e il gol al Bari che, ha ammesso, ogni tanto si riguardava con orgoglio.
Accanto ai ricordi sportivi, hanno trovato spazio anche quelli personali, come la storia di Antenucci, che ha rivelato come la nascita della sua prima figlia a Terni abbia reso quell’annata indimenticabile: “La nostra prima figlia è arrivata qui, oltre il calcio anche la vita privata ha fatto si che l’annata sia stata molto positiva. Qui mi sono trovato subito bene, sono stato bene in città, sono cose che ti condizionano. Ho un ricordo bellissimo”
Finito il secondo talk si è finalmente arrivati al momento più atteso: le premiazioni dei protagonisti del centenario. Ad inaugurare la serie dei riconoscimenti è stato Corrado Viciani, proclamato Allenatore del secolo, mentre Giorgio Taddei è stato onorato come Presidente del secolo. A ritirare i premi sono saliti sul palco Fabio Biscetti — nipote di Viciani — e la figlia di Taddei. Presente anche la presidente Claudia Rizzo alla serata e infine sul palco durante le premiazioni.
Poi, uno dopo l’altro, sono stati chiamati i candidati dei premi di ruolo.
Per la categoria dei portieri, erano in lizza Iannarilli, Nardin e Renzi ed il premio come Miglior Portiere del Secolo è andato ad Aldo Nardin.
Subito dopo è stata la volta dei difensori, con Masiello, Pochesci e Benatti premiati da Mammarella e l’attuale capitano rossoverde Capuano: il titolo di Miglior Difensore del Secolo è stato vinto da Fernando Benatti.
A seguire, la categoria dei centrocampisti — Brevi, Fabris e Marinai — ha tenuto alta l’attenzione del pubblico fino al verdetto: Ezio Brevi si è aggiudicato il premio come Miglior Centrocampista del Secolo.
Poi è toccato agli attaccanti: Borgobello, Grabbi e Falletti e proprio “Borgogol” è stato proclamato Miglior Attaccante del Secolo.
È stato quindi assegnato il Premio della Critica, che ha visto trionfare Romano Marinai.
Infine, il momento più atteso, quello che aveva trattenuto il fiato dell’intera sala: il titolo di Rossoverde del Secolo. A contenderselo erano ancora loro, Marinai, Grabbi e Borgobello.
Quando il nome è stato annunciato, il pubblico è esploso: Romano Marinai è il Rossoverde del Secolo.
Una serata speciale, intensa, che ha suggellato nel modo più emozionante i cento anni della Ternana. Un abbraccio collettivo tra storia, passione e appartenenza, che accompagna la città verso il derby umbro più sentito di sempre.
