Gubbio, Notari: “Le decisioni affrettate non vanno mai prese”

Gubbio, Notari: “Le decisioni affrettate non vanno mai prese”

Sauro Notari

Il girone d’andata del Gubbio si è chiuso con numeri che raccontano una stagione fin qui al di sotto delle aspettative. Gli umbri hanno infatti raccolto appena 3 vittorie, accompagnate da 10 pareggi e 5 sconfitte, un rendimento che ha inevitabilmente acceso interrogativi sul futuro tecnico della squadra.

A preoccupare è soprattutto il digiuno di successi: l’ultimo acuto in campionato risale infatti al 25 ottobre, quando il Gubbio si impose con un netto 3-0 sul campo del Carpi. Da quel momento in poi, la formazione rossoblù non è più riuscita a tornare alla vittoria, rallentando sensibilmente la propria corsa in classifica.

In questo contesto, nelle ultime settimane si sono moltiplicate le voci su una possibile messa in discussione della panchina di Domenico Di Carlo. A fare chiarezza sulla situazione è intervenuto direttamente il presidente Sauro Notari, che ha affidato il suo pensiero alle colonne del Corriere dell’Umbria.

«La situazione non è per niente rosea, le decisioni affrettate non vanno mai prese. C’è un antico motto che dice che le gatte frettolose fanno i gattini ciechi. È proprio per questo che non voglio andare avanti alla cieca», ha spiegato il numero uno eugubino, sottolineando la volontà di riflettere con attenzione prima di qualsiasi scelta drastica.

Notari: “Il Gubbio deve tornare a crescere”

Il presidente ha poi analizzato l’andamento della squadra, utilizzando una metafora chiara per descrivere il momento: «Il grafico disegna una linea in discesa, in picchiata, quando invece abbiamo costruito una squadra per poter vedere una linea in ascesa».

Un concetto ribadito anche guardando alla classifica e agli obiettivi stagionali: «Il Gubbio non può valere la lotta ai margini dei playout, con il rischio di essere risucchiato dentro».

Il futuro della panchina resta in bilico

Notari non ha escluso a priori un cambio alla guida tecnica, ma ha precisato quali dovrebbero essere le condizioni: «Se penso a un cambio, penso a una soluzione che sia migliore per il Gubbio, che possa garantire alla squadra una conduzione sicura, capace di portarla nelle zone di classifica migliori».

L’obiettivo, dunque, è ritrovare quella continuità vista a inizio stagione e rilanciare le ambizioni del club: «Dovrà essere una conduzione tecnica in grado di fare la differenza, esattamente come era il Gubbio d’inizio stagione, e possibilmente anche meglio».