E' stata la verà novità della scorsa estate: uno dei figli del patron Edoardo che torna al timone dopo dieci anni. Non Emanuele, come in passato, ma Simone. Un passo in avanti, quello del secondogenito di Longarini senior, che aveva fatto sperare in un new deal in salsa rossoverde. Un impegno in prima persona per un progetto ambizioso ma soprattutto chiaro. Così non è stato: trascorsi i primi mesi tra uscite pubbliche a cadenza quasi programmata e decisioni a volte discutibili, Simone è scomparso dai radar a partire da dicembre. Galeotta è stata la conferenza stampa tenuta poco prima di Natale, con critiche alla squadra e un attacco frontale all'ex ds Guglielmo Acri (poi esonerato a fine gennaio). Da lì in avanti, del rampollo di Edoardo si sono perse le tracce.
Segno che sarebbe pronto a passare la mano? E' l'ipotesi più accreditata. Ma non si capisce chi, nell'eventualità, lo sostituirà. I rumors parlano di un manager di fiducia della famiglia: alla Zadotti, giusto per capirci. Ma non si esclude uno dei due fratelli: lo stesso Emanuele oppure Francesco, il terzogenito.
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