Torna a parlare Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria e accostato in estate anche alla Ternana prima del closing di luglio da parte di Guida. L'imprenditore romano, risolte le ultime pendenze con i blucerchiati, vuole ora rilevare il marchio della Reggina, ripartita dalla Serie D dopo il fallimento. Tra presente e futuro Ferrero non manca di ricordare la propria esperienza alla guida della Samp. Queste le sue parole riportate da tuttoreggina.com:
"Ho avuto i contatti in estate con la Città Metropolitana, adesso dopo la sentenza di fallimento c'è la possibilità di comprare il marchio. Non ci interessa l'amaranto (La Fenice Amaranto, ndr), non potevo prendere una squadra che si chiama Reggina e la chiamiamo Carmela. Ho detto due-tre anni per lavorare, per fare le cose per bene, il marchio per me è l'anima e il cuore. Quando saremo a Reggio metteremo giù un progetto e cercheremo di lavorare: non ci sono promesse da fare, il calcio non è una scienza esatta, non possiamo partire dicendo che falliremo, facciamo le corna". E poi: “Mi ritengo un uomo del fare, i tifosi sampdoriani mi hanno fatto male. Ho lasciato la Samp con 22 punti in classifica, con molti denari in cassa e in Serie A. Per me il lavoro paga e non vedo l’ora di venire a Reggio per costruire un bel progetto. Ho detto-due tre anni perché sono comunque un po’ vecchietto“
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