Fabio Gallo: “Serve l’obbligo di far giocare almeno cinque italiani”

Fabio Gallo allenatore del Vicenza - Foto L.R. Vicenza
“Uno dei problemi è che non giocano gli italiani. Spalletti è stato mandato via, è arrivato Gattuso, ma i giocatori sono sempre quelli. Gattuso non gioca più, lo stesso Buffon, Bonucci, Zambrotta e Perrotta. Sono amico di Carrera che mi raccontava come in Russia, prima che scoppiasse la guerra, allenava con l’obbligo di far giocare un certo numero di russi. Vogliamo fare qualcosa? Cinque italiani devono giocare in campo. Perdiamo contro il Barcellona e il Real? Tanto è dura lo stesso, se devo perdere almeno ci guadagno qualcosa”.
Parole che alimentano il dibattito su come rilanciare il calcio italiano a livello internazionale, con una proposta concreta: introdurre un vincolo minimo di cinque italiani titolari nelle rose delle squadre professionistiche. Una misura drastica, ma secondo Gallo necessaria, per evitare che il movimento continui a perdere identità e competitività.
Il tema è destinato a far discutere, anche alla luce dei recenti risultati della Nazionale e della crescente difficoltà per i giovani italiani di trovare spazio nei top club. Le riflessioni di Gallo si uniscono a quelle di tanti addetti ai lavori che chiedono un cambiamento strutturale.