Nessun allarme per la Ternana sul fronte dei pagamenti federali. Come riportato dal Corriere dell’Umbria, la società rossoverde ha rispettato le scadenze previste dal regolamento federale, provvedendo al pagamento delle mensilità di luglio e agosto ai tesserati, in linea con quanto richiesto per la data del 16 ottobre. Tutto in regola, dunque, sotto il profilo dei rapporti con FIGC e Lega Pro. Tuttavia, secondo quanto evidenziato dal quotidiano, la situazione generale della Ternana S.r.l. non sarebbe altrettanto brillante sul piano dei rapporti con dipendenti e fornitori. Ai primi sarebbe stata corrisposta soltanto la mensilità di luglio, mentre con i fornitori sarebbero appena iniziate le trattative per la definizione dei crediti, con l’ipotesi di accordi su percentuali inferiori rispetto al dovuto. Il caso interno e la proposta “improvvida”
Sempre secondo il Corriere dell’Umbria, all’interno del club si sarebbe registrato un episodio definito “ai limiti del grottesco”. Alcuni dipendenti avrebbero infatti ricevuto una proposta di riduzione dello stipendio come alternativa al licenziamento.
Una richiesta rifiutata in blocco dai diretti interessati, che avrebbero ricordato la natura a tempo indeterminato dei contratti in questione — quindi non risolvibili senza una giusta causa.
La vicenda, al di là degli aspetti economici, apre anche una riflessione sulla comunicazione interna della società. Il quotidiano sottolinea infatti come serva chiarezza sui ruoli, sulle competenze e su chi sia effettivamente autorizzato a parlare a nome della proprietà.
Un passaggio ritenuto fondamentale per dare corpo alle parole d’ordine del “nuovo corso” invocato dal club: trasparenza e chiarezza. Una “cura dimagrante” – conclude il Corriere dell’Umbria – non può partire dai contratti più bassi o dalle ferie arretrate, ma deve nascere da una pianificazione complessiva che coinvolga l’intera struttura societaria. Un richiamo che, in un momento delicato per la Ternana, assume un significato che va ben oltre la contabilità.