La parola va, ora, al Siena, che attacca sulla tempestività del campionato, portando l'esempio del Cosenza, che non ha il campo di gioco e su Fabbricini, accusandolo di ignorare completamente il collegio di garanzia del Coni. I legali della società toscana proseguono attaccando anche chi ritiene che le ripescabili non abbiano basi economicamente solide, affermando che hanno versato un milione e 700 mila euro per il ripescaggio, dicendo, inoltre, che, visto il blocco del ripescaggio, ci si aspettava, almeno, che Fabbricini restituisse la somma versata. Secondo i legali del Siena, se il ripescaggio non è un diritto, comunque, le noif prevedevano che la B non partisse con meno di 22 squadre e, per di più, il commissario non aveva i poteri per riorganizzare la composizione del campionato. Termina qui l'intervento del Siena.
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