Luglio mese decisivo in casa blucerchiata. Infatti la Sampdoria è chiamata a rispondere del ricorso presentato dall'ex patron Massimo Ferrero che ha chiesto, tramite ricorso al Tribunale delle Imprese di Genova, l'inibizione dei futuri aumenti di capitale da parte dei nuovi investitori. Motivo? L'ex patron sostiene di non avere ceduto i diritti di opzione a Manfredi e Radrizzani e dunque ritiene illegittimo l'aumento di capitale da loro sottoscritto, attraverso il Poc, il 16 giugno (fonte Ssh). Sempre secondo tale fonte l'imprenditore romano detiene ancora il 49,3 % delle azioni del club, una percenutale cospicua a cui lo stesso Ferrero non vuole rinunciare. Per questo motivo, come riportato dalle righe del Secolo XIX, Ferrero potrebbe non fermarsi qui e muovere denunce e azioni di responsabilità al vecchio Cda, a Ienca e anche alle banche che hanno supportato l'operazione di salvataggio della Samp di Manfredi e Radrizzani. Nel frattempo, si legge, i legali della Sampdoria stanno preparando le memorie per contestare le pretese dell'ex numero uno blucherchiato.
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