Centro Coordinamento Ternana Clubs: “Mai risposte dalla Regione, ora accesso agli atti”
Centro Coordinamento Ternana Clubs - Foto CCTC
“Avevamo in data 22 ottobre richiesto al governo regionale un incontro pubblico – scrive il CCTC – che mettesse intorno a un tavolo istituzionale Ternana Calcio, Comune di Terni e Regione Umbria, per provare ad aprire una strada condivisa verso gli obiettivi della nostra raccolta di 18.000 firme: nuovo ospedale, nuovo stadio e clinica convenzionata. Non ci è stato mai risposto in maniera ufficiale”.
Secondo il Coordinamento, invece di un dialogo trasparente, si sarebbe scelto di procedere con incontri “riservati”, che avrebbero solo peggiorato la situazione: “Oltre a non fare opportuna chiarezza – si legge nella nota – la situazione è stata addirittura aggravata, come testimoniato dalle recenti azioni legali intraprese dalla proprietà della Ternana Calcio per tutelare la propria immagine e i propri diritti”.
“Togliere la sospensiva al TAR e aprire al dialogo”
Il Centro Coordinamento Ternana Clubs invita il governo regionale a revocare la sospensiva al TAR che pende sul progetto, sottolineando che “togliendo di mezzo la pregiudiziale della sospensiva, si potrebbero ancora individuare azioni mediate e concordate utili alla risoluzione della vicenda”. Ma il tempo stringe: “Il 18 novembre incombe e non è più tempo di ulteriori indugi”.
Il comunicato prosegue richiamando il principio di trasparenza amministrativa e la necessità di tutelare i diritti della città di Terni, che – si legge – “non può più subire ulteriori disparità e penalizzazioni rispetto ad altri territori dell’Umbria”.
Accesso agli atti e verifica delle cliniche convenzionate
Per questo motivo, il CCTC ha annunciato di aver conferito mandato ai propri legali per procedere con una serie di accessi agli atti mirati a verificare “le procedure di convenzionamento e lo status quo riguardanti le cliniche private operanti, ora e da tempo, in provincia di Perugia e non solo”.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di valutare eventuali disparità di trattamento e “decidere la strada da seguire per fare rispettare i diritti di un intero territorio, non escludendo eventuali coinvolgimenti delle autorità competenti”.
