Poco importa se le regole del gioco sono state stravolte dall’emergenza virus, se i campi di calcio sono stati sostituiti da cucine o salotti di casa, con i giocatori che si sfidano dalle rispettive abitazioni combattendo l’astinenza dal pallone al ritmo dell’hashtag #CDaCasa. Nella giornata contro la discriminazione razziale, oggi, 21 marzo, la Lega Pro gioca anche questa partita. Era già scesa in campo contro il razzismo in occasione del trentesimo anniversario dalla liberazione di Nelson Mandela, ricordando «come lo sport abbia il potere di unire le persone come poco altro può», usando le parole del Nobel per la pace e non si è fermata questa volta, nonostante il particolare momento storico a livello mondiale. Tutti uniti, se possibile ancora di più, per tornare a vincere insieme.
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