Enrico Castellacci, ex responsabile sanitario della Nazionale azzurra, ha parlato ai microfoni di SportMediaset di come in Serie B e C le cose siano drammatiche in questa situazione di pandemia e crisi: "Non è un rischio troppo grande pensare di ricominciare? Che ci siano dei rischi è indubbio, ma che il mondo come l'Italia deve ripartire a livello sociale e anche a livello calcistico sì. Protocollo inaccettabile? Essere responsabili di tutto è paradossale, il medico è responsabile dell'atto sanitario, di fare test, tamponi. Se avessi davanti Spadafora? E' il ministro che deve dare indicazioni, avrei però preferito un'altra linea per riprendere il campionato. Anche la Figc non garantisce sicurezze? Non ho accettato che la Federazione abbia avallato l'input governativo. Non è ipotizzabile che una Federazione non si sia resa conto quanto sia inammissibile che ci sia una responsabilità unica del medico e non ci sia la condivisione del rischio, è completamente anomalo. Quante lettere di dimissioni ho ricevuto dai medici sportivi? In B e C le cose sono drammatiche, ho ricevuto da parte di due terzi dei medici di B le eventuali dimissioni, quelli del Trapani – possono parlarne apertamente – si sono già dimessi. Favorevole al modello della Germania? L'ho vista con occhio benevolo, c'è la volontà anche a livello politico di portare avanti il campionato".
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