Calcio e cliniche: la trama rossoverde raccontata dalle Iene
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Nel nuovo servizio delle Iene firmato da Daniele Bonistalli viene ricostruita la complessa vicenda della Ternana Calcio, tra passaggi di proprietà, progetti ambiziosi e figure note del calcio italiano. La trasmissione riparte dalla gestione di Stefano Bandecchi, quando si parlava del nuovo stadio e dell’ipotesi di una clinica privata collegata all’operazione. Da lì si arriva all’attualità, con l’ingresso della famiglia Rizzo e un’ombra che, secondo il racconto delle Iene, torna a riemergere: quella di Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria.
Per ricostruire i retroscena legati a Ferrero, Bonistalli incontra Vanessa, la figlia, che racconta la sua esperienza all’interno della società blucerchiata. Nel servizio afferma che, dopo aver ricevuto da Ferrero alcune quote, queste sarebbero state poi vendute dal padre senza che lei ottenesse la parte del ricavato che le era stata promessa. Una versione dei fatti che emerge dall’intervista e che contribuisce a delineare un quadro complesso dei rapporti familiari e societari del passato.
Il servizio dà spazio anche a un confronto con Stefano Bandecchi, oggi sindaco di Terni. Bandecchi conferma che Ferrero abbia lavorato per lui e che abbia collaborato nel cercare potenziali acquirenti per la Ternana. Ribadisce però di non avere alcun ruolo nell’eventuale presenza di Ferrero nella nuova gestione rossoverde, sostenendo che la sua uscita dal club sia stata definitiva.
Nel racconto compare anche Tiziana Pucci, figura storicamente vicina alla gestione Ferrero ai tempi della Sampdoria. Secondo quanto viene detto dalla figlia di Ferrero nel servizio, era lei a gestire gli affari del presidente. Oggi risulta amministratore unico della Ternana, un elemento che porta le Iene a interrogarsi sulle dinamiche interne della società e sui rapporti tra le persone che la guidano.
La trasmissione tenta inoltre di parlare con la famiglia Rizzo, senza riuscirci. A quel punto Bonistalli si rivolge direttamente a Ferrero per chiedergli quale sia effettivamente il suo ruolo nel club. L’ex patron blucerchiato risponde semplicemente di essere un consulente, senza fornire ulteriori dettagli, lasciando così diversi punti ancora da chiarire sul nuovo assetto societario rossoverde.
La questione del progetto stadio-clinica rimane al centro di polemiche e diatribe senza una direzione chiara. A farne le spese, ancora una volta, è la città di Terni: bloccata tra aspettative disattese, progetti che non decollano e una società calcistica che sembra trascinare con sé più dubbi che certezze.
