Umberto Calcagno, vicepresidente dell'Associazione Italiana Calciatori, ha così parlato ai microfoni di TMW Radio, collegandosi nel corso della trasmissione Scanner di ieri: "La nostra posizione sulle scadenze contrattuali è stata ribadita in questi giorni, e si rifà anche alle raccomandazioni della FIFA: non possiamo entrare nel merito di rapporti lavorativi tra privati. Se ci fosse la voglia di dettare una cornice contrattuale ce lo dirà magari la FIGC prima del Consiglio, ma ad ora rimangono i dettami FIFA: un conto è allungare i termini della stagione sportiva, un altro quelli contrattuali. Partendo da questi presupposti, e sapendo che trovare una quadra sarebbe più semplice per tutti, ho fondati timori nell'immaginarmi che ci sarà una contrattazione tra i singoli. Impegni preliminari per la prossima stagione, o chi è in prestito: questi non possono impegnarsi se non a far data dal primo settembre. Questo comporta la determinazione di contratti che dovrebbero essere impostati alla stessa maniera rispetto a com'era oggi. Un mancato accordo impedirebbe anche al calciatore di potersi tesserare subito altrove dal primo luglio, come invece normalmente avviene".
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