Ascoli, Bernardino Passeri lancia il nuovo corso: «Un patto d’acciaio per tornare grandi»

Una rivoluzione totale. Così si può riassumere la visione del nuovo proprietario dell’Ascoli Calcio, Bernardino Passeri, che in un’intervista concessa al Corriere Adriatico ha illustrato la sua idea per rilanciare il club bianconero. Un progetto ambizioso, definito come un vero e proprio «patto d’acciaio» con città, tifosi e istituzioni.

«Da oggi Ascoli significa voglia di cambiare, di discostarsi dalle abitudini, dai dettami di un calcio vecchio, dalle dinamiche trite e ritrite. C’è voglia di tornare a parlare di calcio vero, di idee, di sogni, senza alibi e senza compromessi», ha dichiarato Passeri.

Nuova era al Picchio Village

Inizia così il nuovo corso dell’Ascoli Calcio, proprio dal centro sportivo Picchio Village, in attesa di completare le ultime formalità burocratiche. La nuova proprietà punta a dare al club più antico delle Marche una fisionomia moderna e vincente, fondata su coerenza, visione e professionalità.

«Arrivano le prime novità e le prime scelte, figlie di un pensiero forte e di una visione a lungo termine. La volontà è quella di creare una società coesa e coerente nelle sue idee e nella nuova filosofia».

Obiettivi e identità: la nuova Ascoli

Secondo Passeri, ogni passo del progetto sarà guidato da «parametri precisi», utili a costruire un modello sano e in crescita costante. L’Ascoli intende «osare» e rappresentare un calcio nuovo, con uomini nuovi, restituendo identità e orgoglio a tutta la regione Marche.

«Vogliamo restituire ad Ascoli e alla regione un club ed una squadra con un’identità, calcistica ed etica, che travalichi le scelte quotidiane e miri ad essere un cuore solo».