Giornata storica per il calcio ternano. Oggi la Ternana presenta ufficialmente lo studio di fattibilità del nuovo stadio Libero Liberati. Segui con noi l'evento. 

E' iniziato l'evento

E' il momento del video introduttivo nel quale viene mostrato il progetto in ogni dettaglio. 

C'è il video messaggio di Paolo Di Canio "non mi posso soffermare sull'aspetto burocratico. Voglio solo ricordare le emozioni che ho vissuto da calciatore e allenatore quando sono stato in Inghilterra. Vedere i tifosi attaccati al campo ho capito che si può vivere in maniera diversa il calcio. Come una famiglia. Questo può essere amplificato da qualcosa che non si è ancora visto in Italia. Marassi forse, in piccolo Cesena. Magari Terni. Mi immagino i tifosi parte di una famiglia, custodi di uno stadio da proteggere, da custodire e da vivere a 360 gradi. Non uno stadio da frequentare solo per la partita. Sarebbe bello anche avere un'area dedicata alla sport. Il Libero Liberati resterà nella storia. Spero che questo progetto diventi realtà. In Inghilterra sembra di essere a casa di qualcun'altro. E spesso possono nascere miracoli sportivi. Spero un giorno di poter entrare in questo stadio, nella nuova tana delle Fere".

Paolo Tagliavento, vice presidente Ternana Calcio: "Questa mattina abbiamo consegnato lo studio di fattibilità dello stadio al sindaco Leonardo Latini. Lunedì in occasione dell'elezione del presidente della FIGC si è parlato tanto di avere stadi di proprietà. Noi abbiamo un presidente, imprenditore che sogna questo. Quando scendemmo dalla B alla C formammo un gruppo con nomi importanti. Tutti hanno visto in quel gruppo di persone una squadra che avrebbe vinto il campionato già a dicembre. Vi ricordate benissimo com'è andata a finire, abbiamo rischiato di retrocedere perché quel gruppo non ha mai lottato l'uno per l'altro. Oggi dobbiamo giocare da squadra se vogliamo vincere questa partita. E un investimento di circa 50milioni di euro, un indotto che porterà 634 posti di lavoro tra progettazione, realizzazione e gestione. Credo che n'è Terni n'è l'Umbria può perdere questa occasione. Voglio ricordare a chi dovrà decidere su questo progetto che le occasioni nel mondo del calcio possono tornare. Questo però non credo che possa essere un treno che tornerà. E' una partita che dobbiamo vincere ora o mai più".

Sergio Annibaldi, project manager: "Giornata importante ed emozionante. Anche se l'ho visto crescere e ci ho lavorato per circa 9 mesi insieme a tutto il team di progettazione c'è grande emozione. Perché oggi inizieremo a parlare di termini come stadio all'inglese, spettatori senza barriere, senza recinzioni, stadio che vive 365 giorni. Sono termini che stanno affrontando Milano, Roma con qualche ritardo, Firenze, Cagliari. C'è anche Terni e questo è importante. E' iniziata la procedura. Quello che vorremmo fare è una straordinaria rivoluzione urbana. Interesseremo un'area di 10 ettari: stadio e cimitero a cui aggiungiamo 5mila ettari di Ternanello. 15mila ettari di aree che andremo a riqualificare nel centro città. La finalità è quella di creare un luogo del cuore sulla linea delle migliori esperienze internazionali ma che debba essere un modello e un'eccellenza italiana. Questo è quello che ci ha chiesto il presidente. Nessuno ha parlato con Di Canio, lui dalla sua esperienza ha centrato il tema urbanistico. Sarà uno stadio aperto sempre. Sarà il centro che si amplia. Riusciremo a portare in questo ambito una quantità importante di eventi e questo porta un ritorno non solo sportivo ma anche sociale. 634 nuovi potenziali occupati. Credo sia un aspetto di grande rilevanza sociale Lo stadio sarà volano di una nuova serie di infrastrutture che altrimenti non riusciremmo a fare. Realizzeremo un nuovo parcheggio lato cimitero, una nuova postazione per gli ospiti, ci sarà un nuovo spazio e verrà realizzato un nuovo sottopasso che porterà gli ospiti dal parcheggio al loro settore: uno spicchio in stile Juventus Stadium. Realizzeremo 1300 posti auto in struttura e in superficie. Ad oggi lo stadio ha 120/130 posti. Abbiamo previsto una nuova viabilità in viale dello stadio. Realizzeremo un'ipotesi di collegamento tramite navetta che metterà a sistema i parcheggi della città. Insieme saranno circa 5mila posti auto, sono circa 15mila persone. A questi si sommano gli spazi per i pullman e le persone che potranno arrivare allo stadio con gli altri mezzi di trasporto dolce. C'è poi il sogno stazione città dello sport ovvero una fermata della metropolitana collegata con la stazione all'interno dello stadio. Area stadio e area Ternanello clinica è un caso scuola della legge stadi. Noi proponiamo una soluzione che va a garantire l'equilibrio economico del progetto con una clinica che ha un finalità e interesse pubblico dunque una destinazione nobile. Non proponiamo opere puramente speculative. Uno dei temi importanti per realizzare questi interventi è la bancabilità dei progetti. Un convenzionamento, come quello della clinica, è un ricavo certo. La nuova area dello stadio sarà di 24mila metri quadri. Precedentemente il Liberati occupava uno spazio di 39mila metri quadri. Con questo andremo a riacquistare dei coni visivi che la città aveva perso. Nel progetto abbiamo previsto gli spazi per la Serie A. Per questo abbiamo dovuto sacrificare l'antistadio. Attorno allo stadio creeremo una piastra che io chiamo una nuova piazza Tacito che sarà a livello di viale dello stadio. Qui sorgeranno ristoranti, negozi e il museo della Ternana. Questo sarà un punto di ritrovo. Ci saranno anche gli sky box. Altra novità la parete dello stadio è una barriera di sicurezza quindi ci sarà solo un anello dedicato al filtraggio. La struttura portante è una prefabricazione. In copertura andremo a realizzare un impianto fotovoltaico, la struttura è autosostenibile. Lo stadio sarà formato da un guscio metallico. L'ambizione sarebbe usare l'inox. Magari la Ternana e l'Ast potrebbero unirsi per creare qualcosa di caratteristico e che qualifichi la città. I murales verranno recuperati perché saranno un segno del vecchio Liberati e verranno inseriti all'interno della piazza e valorizzati. Demoliremo e ricostruiremo in tre fasi. Il cronoprogramma è il seguente: procedura autorizzativa si dovrebbe chiudere in circa 15 mesi: autorizzazioni e gara. Si dovrebbe chiudere ad aprile 2022 con la firma del contratto. Abbiamo previsto 33 anni di concessione. Il terreno di gioco rimarrà sempre in esercizio per l'attività agonistica durante tutte le fasi. L'intervento sarà totalmente a carico del privato che rientrerà attraverso lo sfruttamento del bene. 12 strutture, 25 persone hanno lavorato a questo progetto. Tutti umbri e questo è un altro elemento di soddisfazione. Non ho parlato volutamente di clinica. Tranquilli sappiamo cosa dobbiamo fare".

E' terminata l'illustrazione del progetto. La capienza sarà di 18.500 posti. Spazio alle domande.

Ci sarà anche la sede?
Tagliavento: 
"Stiamo valutando. Manca anche l'antistadio. Stiamo valutando dove far sorgere il nostro sportivo. Potrebbe nascere lì".

Il manto erboso resterà questo o verrà cambiato?
Tagliavento: "La certezza p che il terreno di gioco sarà lo stesso di adesso. Ora valuteremo se dovremo rifarlo. Qualche problematica ce l'ha a livello di drenaggi. Dovremo verificare se migliorarlo andando a ristrutturare quello che già c'è oppure modificheremo".

Centro sportivo?
Tagliavento
: "Il nostro obiettivo è avere almeno tre campi di cui uno coperto".

Aree da espropriare e cronoprogramma?
Annibaldi:
 "Le aree sono pubbliche e private quindi non ci sono da espropriare. Ottobre 2024 è la data ultima utile per il centenario. Da qui si torna indietro".

Evento chiuso

In quanti anni pensate di rientrare della spesa?
Annibaldi: 
"E' il primo caso dove la richiesta di superfici compensatrici avviene con la richiesta di destinazione d'uso di tipo pubblico. In questo caso la proposta chiede di rientrare tramite la realizzazione di un'opera che ha uno scopo sociale ovvero la clinica. Il piano economico è spalmato in tutti i 33 anni della concessione".

La presentazione del progetto del nuovo stadio Liberati
Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 23 febbraio 2021 alle 16:50
Autore: Alessandro Laureti
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