Che la Ternana abbia cambiato marcia, ormai l’abbiamo capito!

Quello che volevamo capire, attraverso i numeri, è se questa continuità è arrivata soltanto grazie al cambio di sistema di gioco o meno.

Di sicuro ha influito, visto che la maggior parte delle partite di quest’ultima parte sono state giocate con il 352. Sono 8 le partite giocate con questo sistema di gioco: praticamente tutte le ultime 9 tranne la partita con il Lecce (poi persa, in casa). Nessuna sconfitta, 6 vittorie e 2 pareggi. 20 punti fatti (sui 31 del ritorno), più di 2 gol segnati a partita e 1 subito (sempre di media). Insomma numeri importanti.

Ma nel girone di ritorno, quindi con molte altre partite in più, la differenza (che tiene conto naturalmente anche di queste ultime 8) non è così marcata. Se la media delle ultime 10 partite è di due punti a partita, la media del girone di ritorno è di 1,72 punti. Nettamente di più di quella del girone d’andata (1,21): quasi mezzo punto in più a partita.

Con il 352 se da un verso si sono incontrate molte squadre che sono nella parte sinistra della classifica (Cittadella, Alessandria, Como, Cosenza, Crotone) ce ne sono anche 3 di “sopra” (Perugia, Frosinone e Benevento e i risultati non sono affatto differenti). In più è evidente anche dai numeri che si abbassa chiaramente la produzione offensiva (ma rimane soddisfacente) diminuisce non solo il dato dei gol presi ma anche quello relativo ai tiri in porta: insomma la Ternana è più coperta. A scapito della produzione offensiva, ma è il classico gioco della coperta. E che in questo caso riesce a coprire meglio!

Ma quello che conta, come abbiamo avuto modo di dire spesso, è l’atteggiamento al di là dei numeri. Perché la Ternana nel girone di ritorno ha perso 5 partite (rispetto alle 8 del girone d’andata) ma come produzione offensiva è rimasta sostanzialmente uguale: 29 a 28 i gol fatti (per l’andata). Mentre invece migliorano sensibilmente i dati relativi ai gol presi: 31 nel girone d’andata a 26 nel girone di ritorno (sempre con una partita in meno). E questo con tutti i sistemi di gioco e con tutti i moduli utilizzati.

Se andiamo ad analizzare il grado di pericolosità della Ternana e degli avversari ci rendiamo conto che nel girone d’andata (giocato principalmente con il 4231) la Ternana ha raccolto leggermente meno di quanto avrebbe dovuto e ha subito più di quanto i numeri avrebbero suggerito. Nel girone di ritorno la squadra ha subito un processo inverso: ha segnato leggermente di più di quanto prodotto (1,55 i gol segnati in media, ne avrebbe dovuti segnare 1,47) e ha subito di meno di quanto indicano le statistiche (ha subito 1,44 gol a partita, ne avrebbe dovuti subire 1,66).

Come si spiega? Certamente non soltanto con il sistema di gioco. Ma forse con la concentrazione, convinzione e con lo stato di forma. Gli attaccanti hanno realizzato delle occasioni con qualità superiore alla media. I difensori sono stati (insieme al portiere) più efficaci del solito (o più fortunati se volete).

Un’altra curiosità. Nell’arco del campionato c’è un sostanziale equilibrio non solo fra gol fatti e gol subiti ma anche con le rispettive statistiche. Cioé alla fine dell’anno i numeri tornano…

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 04 maggio 2022 alle 17:00
Autore: Ternananews Redazione
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