Primo giorno in rossoverde per Cristiano Lucarelli nuovo allenatore della Ternana. 

(In fondo la finestra con il video di Ternana Time della conferenza stampa)

Ad accompagnare Cristiano Lucarelli in questa prima uscita in rossoverde saranno il vice presidente Paolo Tagliavento e il direttore sportivo Luca Leone.

"Sono stati giorni lunghi ma l'idea della Ternana Calcio e del suo direttore sportivo l'idea è stata molto chiara - esordisce Paolo Tagliavento - i tempi lunghi sono stati figli della burocrazia".

"Buongiorno a tutti - afferma Luca Leone - vi svelo un aneddoto anche per farci due risate. Il presidente mi ha chiesto di incontrare Lucarelli e da un semplice incontro siamo stati a parlare 6 ore di calcio. ho chiesto a lui di convincermi subito perché non volevo parlare con altri".

"In questi casi si dice grazie per essere presenti e spero di essere il più esaustivo possibile alle vostre domande - le prime parole di Lucarelli - il ritardo è stato dovuto da problemi burocratici. Il Catania non aveva un amministratore delegato che potesse firmare e consentirmi di liberarmi. Stiamo lavorando da tempo però. E' il mio nono anno d'allenatore. Solitamente gli altri incontri che ho fatto non sono mai durati così tanto. Il direttore quel giorno si è anche dimenticato di pagare il conto che ho pagato io. Con l'occasione presento anche il mio staff: Spinosa preparatore dei portieri, Vanigli che è il mio secondo e responsabile fase difensiva, Bartali che torna a lavorare con me dopo Catania e Livorno e che per venire a Terni ha rifiutato il rinnovo del Galatasaray, infine Alfonso che è match analyst, collaboratore e responsabile calci piazzati offensivi".  

Cosa l'ha convinta ad accettare la proposta della Ternana?
"Ho trovato negli occhi e nelle parole del direttore e del presidente la grande voglia di rivincita dopo le ultime due stagioni. Ho avuto la sensazione di una società affamata che ha voglia di tornare a grandi livelli. E questo ha combaciato con quella che è la mia esigenza di carriera: allenare una squadra che avesse dichiaratamente voglia di vincere un campionato. Il mio percorso d'allenatore è stato fatto di gavetta volontaria, basti pensare che ho allenato tre società che sono poi fallite. Contrariamente ad un percorso fatto da altri miei colleghi io sono voluto partire dal basso. Quasi un comportamento autolesionistico. Sono state però esperienze importanti che mi hanno aiutato a crescere tantissimo. Ora per me vincere il campionato diventa prioritario".

Leone - Quanti e quali problemi vi porterà la lista a 22?
"Abbiamo le idee abbastanza chiare per migliorare la squadra. Ci saranno delle esclusioni. Ma sappiamo cosa fare".

Tagliavento - Ti troverai in mezzo tra il presidente Bandecchi e Lucarelli...
"Sono due persone schiette che dicono quello che pensano. Se Cristiano mi darà una mano con i risultati sicuramente l'armonia sarà ottima. Conoscendo non benissimo il carattere di Cristiano ma benissimo quello del presidente quando si è chiari e cristallini nei rapporti la convivenza non può che andare bene".

Lucarelli - Sia lei che Bandecchi siete livornesi, questo ha influito nella scelta?
"L'ho conosciuto di persona soltanto quando abbiamo giocato contro. Sapevo che era di Livorno e sapevo pure che in passato era stato vicino al Livorno".

Lucarelli - Opterà per il 4-2-3-1 usato molto a Catania oppure alla luce della rosa attuale della Ternana cambierà sistema di gioco?
"Se oggi mi avessero presentato come centravanti saremmo tutti più contenti - sorride Lucarelli -. Ho variato diversi moduli anche perché non ho mai avuto la fortuna di scegliermi gli elementi della rosa ma ho sempre dovuto scegliere la soluzione migliore. Voglio vincere le partite. Non sono un integralista del modulo. Se capisco con i miei collaboratori che c'è la possibilità di fare bene con altro lo faccio. In questa categoria difficilmente riesci a sceglierti i giocatori e il modulo lo fai in base alla rosa che hai a disposizione. A Catania abbiamo proposto il 4-2-3-1 con buoni risultati. Quando ci hanno comunicato che i giocatori migliori sarebbero stati sacrificati per poter arrivare in fondo non siamo crollati ma anzi, abbiamo avuto una grande reazione. Questo gruppo con alcuni aggiustamenti possiamo essere competitivi fino alla fine. Il centravanti? Ne abbiamo in rosa. Basta solo parlarci, uno ad uno e capire quanto possono ancora dare. Dal 17 in poi valuteremo la rosa a nostra disposizione e poi dal primo settembre ci muoveremo di conseguenza".

Lucarelli - La lista a 22 apre le porte ai giovani. Ha intenzione di avere rapporti con i tecnici del settore giovanile?
"Certo che si. E' stata da sempre una mia filosofia e per quella che è stata la mia breve carriera ho dato fiducia a Biondi e Capanni. Quando il giovane è bravo gioca. L'allenatore ha piacere a lanciarlo e a dargli la possibilità perché fa bene a lui e alla società che può farci una buona plusvalenza. So solo che da quando hanno introdotto questo tipo di imposizioni l'italia a livello giovanile non ha vinto più nulla e tanti, una volta superata la quota, sono andati a lavorare invece che continuare a giocare".

Lucarelli - Quali sono le sue priorità?
"Prima voglio parlare con ognuno dei ragazzi per capire quanto possono e vogliono dare ancora alla Ternana. E' un comportamento serio da parte mia. L'esperienza, anche da calciatore, mi ha dimostrato che ci sono elementi che se sono sulla lista dei partenti ad inizio stagione ma vogliono restare possono fare la differenza. Io vorrei 22 giocatori con un atteggiamento così. Per me non è un problema la rosa ristretta perché la prima volta che abbiamo parlato gli ho detto che volevo 23 elementi. Dobbiamo vivere la Ternana come un'azienda. La giornata deve essere piena di situazioni che possono portarci punti".

Lucarelli - Quale allenatore l'ha colpita di più tra quelli che ha avuto?
"Sicuramente Mazzari. Fino a quel momento ero un centravanti che pensava soltanto a stoppare, girarmi e tirare in porta e non mi interessava altro. Con Mazzarri ho iniziato a ragionare da squadra a lavorare per la squadra. Inoltre sul piano tattico abbiamo iniziato a lavorare tanto su questo aspetto anche nella preparazione delle gare. La domenica per noi era il riscontro del buon lavoro che facevamo in settimana perché gli avversari ci sbattevano addosso. A Napoli, nell'ultimo anno da calciatore, Mazzarri mi metteva a fare esercitazioni con Cavani e altri per insegnarli i trucchi del mestiere. Quello dell'allenatore è un lavoraccio ma quando la domenica arriva il risultato ti senti gratificato. Come mentalità di gioco mi piace quella degli attaccanti del Liverpool perché sono i primi a pressare a mille a l'ora e fanno si che la partita si svolga prettamente in una metà campo. In questo momento è il Liverpool la squadra che mi diverte di più perché ha anche giocatori di grande qualità che non si tirano indietro se c'è da fare una corsa in più".

Lucarelli - Come vi comporterete con Diakité e che idee avete su Palumbo e Verna. Infine ha un girone che preferisce?
"Non ho preferenze di girone. Per me le sfide più sono difficili e più mi piacciono. Vogliamo costruire uno spirito di appartenenza importante. Recuperare quello spirito che c'era quindici anni fa quando venivo a giocare qui. I punti si fanno anche con l'aiuto dei tifosi, dei giornalisti. Le componenti devono essere unite e se una si stacca regaliamo punti agli altri. Anche a fronte di difficoltà bisogna restare uniti e compatti. Mi piacerebbe costruire una mentalità vicina a quella della tifoseria così che la squarda entri nelle grazie dei tifosi. Per quanto riguarda i rinnovi risponderà Leone che dovrà essere un fuoriclasse perché potrebbe andare incontro a tanti problemi. Squadre come la Ternana sono molto penalizzate dalle rose bloccate. Secondo me ci si poteva arrivare autonomamente, senza mettere una regola. Secondo me ci si sarebbe arrivati con il buonsenso".

Lucarelli - Tanti incroci tra Catania e Ternana l'anno scorso. Quali sono stati i pregi e i difetti che ha riscontrato?
"Parlare dei difetti mi sembra irrispettoso nei confronti di chi c'era prima di me che è stato anche un mio compagno di squadra all'Atalanta. Tra l'altro non abbiamo mai vinto. Certo è che anche la Juve, che ha vinto 9 campionati di fila, può essere migliorata. Qualcosa da fare c'è. Forse dobbiamo mettere di più sul piano atletico".

Lucarelli - Stamattina il presidente Bandecchi al Corriere dello Sport ha parlato bene di lei...
"Quando mi sono incontrato con il presidente gli ho detto che non rinuncerò mai a dire quello che penso poi i soldi sono i suoi. Non faccio il gioco delle tre carte ai giocatori. Se non sono contento di qualcosa glielo dico, se c'è da motivare delle scelte uso sempre la verità e non parole di comodo e cerco d'impostare il rapporto con tutte le persone che ho intorno sulla schiettezza, sul dirsi le cose che penso. Sia chiaro, il mio pensiero non è la Bibbia. Posso sbagliare anche io. Da calciatore mi avete conosciuto e sapete che per me la partita finiva quando lo decideva l'arbitro. Non avevo mezzi eccelsi ma ho fatto oltre 200 gol in carriera. Se c'era da difendere il risultato lo facevo, se c'era da recuperare non mollavo mai. Da allenatore non mi sono scostato tanto da quello che ero da giocare. In qui 95 minuti devi dare tutto. La gente la riporti allo stadio se vede questa mentalità. Sarebbe bello se la nostra squadra si rispecchiasse nei tifosi e viceversa".

Lucarelli - La Ternana ha puntato sui campi in sintetico. A lei piacciono?
"Voglio iniziare a lavorare e se c'è bisogno di allenarsi al parco comunale va bene lo stesso. Io voglio che i miei giocatori siano pronti a tutto. Quando giocavo io e Luca non avevamo questi problemi perché c'erano campi in cui il pallone sembrava quello da rugby. Non mi sentirete mai parlare dei problemi ma di soluzioni per risolverlI".

Lucarelli - Avete deciso dove e quando iniziare?
"Inizieremo il 17. Il problema più grande sono i protocolli che non ci consentiranno di allontanarci troppo. Ad esempio, la prima settimana non possiamo farci la doccia perché i protocolli sono gli stessi di quando abbiamo ripreso. Resteremo a Terni". 

Lucarelli - Con un precampionato così particolare cambieranno i programmi di lavoro?
"Sicuramente qualcosa dovremo rivedere perché di tempo ne avremo molto poco per prepararci all'inizio del campionato. Restare a Terni non è assolutamente un problema. Tanti club svolgono il ritiro in loco. Inoltre trovare una struttura ricettiva libera a Ferragosto non è proprio facile".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 11 agosto 2020 alle 12:00
Autore: Ternananews Redazione
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