E’ vero, la matematica dice che due risultati su 3 sono il 66,6% di possibilità di arrivare alla salvezza. Ma al di là del fatto che le statistiche servono a poco, in questo caso, cosa dicono i precedenti?

Cosa è successo negli altri playout quando l’andata era finita pari?
In 16 volte che si è disputato il playout i pareggi all’andata sono stati 6. Quindi un terzo delle volte.
E per 4 volte la quint’ultima si è poi salvata: in 3 circostanze pareggiando anche il ritorno (Albinoleffe nel 2011, Modena nel 2015, Ascoli nel 2018), una volta vincendo la seconda partita ma con grande fatica: l’Empoli che passò dallo 0-2 del Vicenza al 3-2 finale.
Per 2 volte però si è salvata la squadra fuori casa: l’Ancona contro il Rimini nel 2009 e l’anno successivo il Padova contro la Triestina (0-3 addirittura).

Quindi le percentuali un po’ si assomigliano. E non bisogna quindi sedersi sugli allori dei due risultati su tre, soprattutto se i valori che ci sono in campo sono quelli che abbiamo visto al san Nicola. Sicuramente valori tecnici importanti. E quindi è necessario avere grandissima attenzione. 
Anche perché la beffa sarebbe doppia, nel caso in cui la Ternana dovesse retrocedere. Con i 43 punti conquistati sul campionato, se andiamo a guardare le altre edizioni dei playout (quelle con i campionati a 20 squadre, la Ternana praticamente non li avrebbe mai fatti.
Solo il primo anno di B a 20 (19/20) il Pescara e Perugia avevano 45 punti in classifica. Nel 20/21 avrebbe avuto 6 punti in più del Cosenza che è retrocesso senza fare playout. Nel 21/22 il Cosenza con 35 era quint’ultimo. Lo scorso anno (22/23) andarono a fare i playout Cosenza e Brescia con 40 punti…

Quindi non bisogna sprecare l’opportunità. Rimanere concentrati e non pensare troppo ai numeri

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 20 maggio 2024 alle 10:00
Autore: Ternananews Redazione
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