Rosso: un secondo tempo da dimenticare, con o senza cambi.
Vincerle tutte, ma proprio tutte e soprattutto in trasferta, è compito arduo anche per la miglior squadra d'Europa, e nessuno pretendeva (nemmeno i più esigenti e intransigenti) che la Ternana chiudesse il campionato con zero sconfitte, perdere al San Nicola, contro un Bari rinato e ritrovato poi, è un incidente di percorso che ci può stare,l anche da primi in classifica. Quello che invece non può e non deve starci è la non reazione: a fronte di un primo tempo che, seppure non abbia regalato grosse emozioni da un lato e dall'altro, la Ternana ha giocato in maniera più che dignitosa, c'è stata una ripresa in  cui i rossoverdi sono sembrati impalpabili. Dopo aver subito il primo gol, è andata a farsi benedire la consapevolezza di poterle vincere anche allo scadere, la capacità di saper attendere il momento giusto, la freddezza, e tutto è diventato piuttosto confuso e frettoloso, come se avere i rossoverdi sapessero già, a priori, che avere a disposizione metà tempo non sarebbe bastato. Purtroppo per Fabio Gallo e per le Fere nemmeno i cambi hanno saputo imprimere il cambio di marcia (è parzialmente escluso dal discorso Alessandro Celli, entrato con il carattere che ci piace) e la Ternana non ha saputo trovare il giusto equilibrio fra l'attendismo e la sfrontatezza, e ne è uscita una prestazione tutt'altro che brillante. Pesa, poi, l'occasione sprecata nel primo tempo: contro una squadra forte come il Bari non è mai saggio sperare che ci sarà necessariamente un'altra ghiotta opportunità. 

Verde: rimanere coi piedi per terra, soprattutto nella sconfitta. 
Non possiamo certamente negare che la sconfitta subita ad opera del Bari non bruci ancora sulla pelle, soprattutto perchè la Ternana arrivava al San Nicola da prima in classifica, con un percorso netto in trasferta e dopo aver dimostrato sul campo di poter tener testa anche alle squadre più rocciose, a quelle "di categoria". Eppure, come nelle vittorie non ci si deve sentire arrivati e realizzati perchè c'è sempre da imparare e migliorare, le sconfitte non devono buttare all'aria quanto di buono è stato fatto fino ad ora. Come contro il Monopoli, il passo falso di Bari deve insegnare alla Ternana che tutti possono sbagliare una volta e che soltanto lavorando e rimanendo sereni si può mettere una pezza sullo strappo, che nella vita a tutto c'è rimedio, figurarsi nel calcio. Che le critiche e le strigliate possano essere un nuovo punto di partenza, perchè è così che le buone squadre diventano grandi, anche nelle giornate in cui, da salvare, c'è veramente poco o niente. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 14 ottobre 2019 alle 15:00
Autore: Marina Ferretti
vedi letture
Print