E’ tornato a parlare Luca Leone. Il direttore sportivo, dopo essersi sottoposto ad un intervento chirurgico riuscito che lo ha costretto a stare lontano dalla sua Ternana per qualche settimana è tornato. Ha ripreso a seguire dal vivo la sua creatura dalla trasferta contro la Cavese “sebbene con l’aiuto di una stampella” ma da quando è tornato la Ternana non ha mai perso. Tant’è che per ammissione del presidente Stefano Bandecchi “Leone porta bene”. A raccontare l’aneddoto è stato Massimo Minciarelli protagonista insieme ad altri dell’ultimo appuntamento de “Al Bar dello Sport” del Centro Coordinamento Ternana Clubs.

La vittoria sul Bari ha portato in dote ancora più entusiasmo ad una piazza già pazza per la Ternana e nuovamente innamorata del suo presidente che, ultimo regalo in ordine di tempo, ha acquistato i diritti tv della squadra per poter trasmettere le partite in chiaro su Cusano Italia Tv.

“Dobbiamo fare un passo alla volta. Bandecchi si è messo in testa di ricostruire quello che si era rotto dopo il primo anno. E piano piano ci sta riuscendo. Si è messo in prima linea, ci ha messo la faccia. Quello che sta cercando di costruire è sotto gli occhi di tutti. Ha le idee abbastanza chiare. Sappiamo tutti che non è semplice arrivare dove voglia arrivare ma noi lavoriamo quotidianamente per cercare di far si che il suo desiderio prima o poi si esaudisca. Anche perché è una volontà di tutti. L’inizio di campionato ci lascia ben sperare. Siamo consapevoli che non abbiamo fatto ancora niente, che c’è tanta strada da fare. Per ora siamo contenti. Però ricordo a tutti le parole di Lucarelli a fine partita contro il Bari: piedi per terra perché c’è tanto lavoro ancora da fare”.

Impossibile non parlare di Cesar Falletti. Ad oggi il colpo del mercato estivo della Ternana. Operazione nata tempo fa che Leone ha ricostruito passo dopo passo.

“Tutto è nato nel gennaio dell’anno scorso quando Cesar era in Messico. Purtroppo, in quella sessione, non ci sono stati i tempi e le condizioni per portare a termine l’operazione. Ma ci siamo lasciati con una promessa: nel momento in cui avrebbe voluto tornare in Italia, Terni sarebbe stata la sua prima scelta. Abbiamo tenuto i contatti anche nei mesi di lockdown. Lui ha parlato sempre con le tante persone amiche a Terni. E’ stato un lavoro di gruppo. Il suo procuratore è stato bravissimo e di parola perché quando è tornato in Italia per parlare con il Bologna ci ha chiamato. Noi volevamo Cesar, lui voleva noi. Se oggi Falletti è di nuovo alla Ternana il merito è anche vostro, dei tifosi, che non gli avete fatto mancare mai l’affetto in questi anni”.

A Bari in campo c’era una buona fetta di giocatori in rosa già dalla passata stagione. Ma questa volta la Ternana è prima in classifica…

“Quando ero a Lanciano presi per due anni Falcinelli, lui non fece benissimo e io mi presi gli insulti della gente. Eppure ero convinto che avrebbe giocato in A. Quando andai al Pescara presi Cristante. Eravamo in A. Bene a gennaio me lo fecero mandare via. All’Atalanta è esploso e a Roma si è consacrato. Questo per dire che ci sono giocatori che in un determinato momento sembrano non adatti. Quando si costruisce la squadra non è importante il nome ma quanto il giocatore è funzionale in quel momento. Penso a Marilungo per cui ho una stima immensa. Qui non è riuscito a fare quello che io sono abituato a veder fare da lui. I motivi? Infiniti. A volte giocare a fianco ad una persona in particolare può aiutarti ad esaltare le tue caratteristiche. Vai in un’altra squadra e non ti ritrovi. Ogni sessione di mercato, finché ci sarò io, cercherò di portare giocatori migliori di quelli che ci son. Questo è quello che ho cercato di fare in questi due anni. Magari non sempre si riesce a fare tutto quello che si vuole e quindi bisogna aspettare una sessione. Falletti è l’esempio. Abbiamo avuto pazienza. Oggi completa un reparto. Lui era un giocatore che ci mancava l’anno scorso. In quella posizione abbiamo provato Furlan che non è riuscito a fare quello che sta facendo, molto bene, ora in un altro ruolo con altri compiti, con una condizione fisica e mentale diversa. Anche se abbiamo dovuto cambiare modo di giocare con il cambio di allenatore abbiamo cercato di trovare giocatori funzionali all’idea di calcio di Lucarelli. Il mister è stato bravo a trasmettere un’identità e una mentalità alla squadra. Dobbiamo continuare a migliorarci. C’era un’idea ben precisa cominciata già l’anno scorso. Ora non so a gennaio cosa accadrà. Per il momento siamo concentrati per arrivare al 20 dicembre nel migliore dei modi. Se dovremo intervenire lo faremo per migliorarci. Magari mettendo un po’ di fisicità o qualche giovane perché in fondo sono loro la linfa delle società”.

Se Falletti è stato il colpo, Kontek si sta dimostrando la sorpresa…

“Abbiamo iniziato a parlare di Ivan quando abbiamo capito che Drudi tentennava. Così ci siamo messi alla ricerca di un giocatore che avesse caratteristiche fisiche e tecniche specifiche. Mi è stato proposto questo giocatore da un amico, lo abbiamo visto e l’abbiamo preso subito. E’ giovane ma a colpirci è stata la serenità con cui gioca. Il dubbio che avevamo era la difficoltà nella lingua. Ci è piaciuto subito e ci è sembrato strano che fosse libero”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 19 novembre 2020 alle 13:00 / Fonte: Bar dello Sport
Autore: Ternananews Redazione
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