Il campionato della Ternana, primo dopo il ritorno in Serie B è stato più che sufficiente per la gran parte di voi che state partecipando al nostro sondaggio (VOTA QUI) ma per il presidente della Ternana, Stefano Bandecchi le Fere avrebbero dovuto fare tutt’altra stagione.

Il numero uno del club di via della Bardesca l’ha detto chiaro e tondo “per me era una squadra che doveva arrivare nelle prime 2 posizioni, ed avere molto sfiga nelle prime 5. Non fare i play off per me è una cosa assurda”.

Ma la Ternana poteva realmente ambire ad arrivare seconda o quinta? Numeri alla mano no.

PUNTI - Il primo dato che andiamo ad analizzare è semplice da reperire. Il Brescia quinto ha 12 punti in più delle Fere. Un abisso. Altro che i 4 in più della coppia Frosinone-Perugia con quest’ultima che giocherà il preliminare dei playoff.

La squadra di Cellino ha chiuso a quota 66. Per non parlare poi del distacco che c’è tra i rossoverdi fermi a 54 e la Cremonese che di punti ne ha fatti 69.

Andare a recuperare 12 punti nel campionato è impossibile.

SCONTRI DIRETTI – Per chiudere in seconda o quinta posizione bisogna vincere gli scontri diretti. La Ternana ne ha portato a casa solo uno: il match di ritorno contro il Benevento. Per il resto ha pareggiato e perso contro il Lecce, perso all’andata e al ritorno contro la Cremonese, perso e pareggiato con il Pisa, pareggiato e perso col Monza, perso e pareggiato con il Brescia, perso e basta con l’Ascoli (8 gol in due partite), perso e vinto col Benevento e pareggiato e vinto col Perugia.

Va da sé che con questo ruolino di marcia è impensabile ambire ad una posizione d’onore in classifica.

GOL SUBITI – La Ternana ha la seconda peggiore difesa del campionato con 61 gol incassati. Soltanto il Pordenone ultimo ha fatto meglio con 71 reti subite. Con un dato così negativo è un miracolo sportivo vedere i rossoverdi così in alto in classifica. Anche perché le squadre davanti hanno numeri ben diversi. Il Lecce campione di gol ne ha subiti 30 di meno. Tutte le altre hanno fatto registrare performance simili con l’Ascoli unica delle prime otto aver superato quota 40, 42 per la precisione.

INESPERIENZA – Si c’è anche l’inesperienza ad aver influito. Dell’allenatore, di una fetta della rosa e perché no della società che, con questo organigramma si è trovata a lavorare in Serie B. Chi è andato in Serie A o ai playoff ha alle spalle mancate promozioni, anni di tentativi andati a vuoto, esperienza nel gestire campionati di vertici e perché no anche un pizzico di fortuna che non guasta mai.

INFORTUNI – Sono poche le squadre in Italia che riescono a fare forse meglio senza i suoi uomini migliori. Viene in mente il Milan che senza Kjaer e Ibrahimovic è ad un passo dal vincere lo scudetto in Serie A. Ma parliamo di una mosca bianca. La Ternana non lo è. E la lunga catena d’infortuni che l’ha privata a turno di uomini importanti l’ha pagata eccome. E per fortuna che alla fine i rossoverdi sono stati brevissimi nel non far pesare l’assenza di Falletti. Non uno qualunque.

TORTI ARBITRALI – Non potevamo non mettere questo argomento. Perché per usare le parole di Mattia Proietti nel post-partita di Ascoli: “spesso si dice che a fine stagione gli episodi a favore e contro si compensano. Per me invece siamo in credito”. E lo crediamo anche noi perché le decisioni arbitrali hanno pesato eccome sulla stagione rossoverde. Ma sostenere che senza torti arbitrali la Ternana sarebbe potuta arrivare quinta sarebbe sciocco. 12 punti sono un’enormità. Con qualche svista in meno però la corsa ai playoff sarebbe potuta durare qualche giornata in più. Indubbiamente.    

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 10 maggio 2022 alle 16:00
Autore: Ternananews Redazione
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