Verde: come gioca (e come vince) la Ternana!
Fateci gongolare ancora un po', soltanto oggi, prima di tornare giustamente coi piedi ben saldati a terra: come gioca questa Ternana! Affrontare il Bari, secondo in classifica e reduce dalla convincente vittoria in casa del Potenza giusto lo scorso mercoledì, non era impresa da sottovalutare, soprattutto se si considera quanto c'era in palio. E' vero che, essendo le Fere prime in classifica, la squadra ha dover vincere ad ogni costa sarebbe dovuta essere quella di Auteri, ma si sa che i buoni propositi e la parole spesso vengono portate via dal vento, quindi un po' di giusta "apprensione" innegabilmente era presente prima del fischio d'inizio. La squadra di Lucarelli ha saputo sin da subito essere se stessa, giocare come ha imparato a fare, imporre il suo ritmo e arginare le folate di un Bari che, comunque, col gol del momentaneo pareggio sembrava aver ritrovato il suo spirito combattivo. Aver saputo soffrire in occasione della vittoria infrasettimanale contro la Virtus Francavilla ha rafforzato nei rossoverdi la consapevolezza di potersela giocare con chiunque e in qualsiasi stadio, in casa o fuori, e questo si è visto ieri in campo al San Nicola. Al netto di qualche svista in occasione della rete dell'ex Ciofani, la Ternana non ha mai dato l'impressione di essere in affanno vero contro un Bari tradito soprattutto da un reparto offensivo che non ha saputo sfruttare le poche occasioni concesse. Le Fere hanno saputo sfruttare un Partipilo in  stato di grazia, coadiuvato da Falletti che, non dovendo giocare, ha finito di fatto la partita correndo e creando, spingendo più che mai nonostante i falli subiti. E poi Furlan, con la sua capacità di infilarsi in area, e la coppia difensiva Boben-Kontek, che ha trovato i meccanismi giusti per chiudere il passaggio agli avversari e azzardare anche incursioni in attacco, e il centrocampo che smista una enorme quantità di palloni, facendo al contempo da diga in fase difensiva. Insomma, la Ternana vista ieri contro il Bari ci è piaciuta, ha convinto e ha lanciato un chiaro messaggio al campionato e alle sfidanti: non sarà facile liberarsi della capolista. 
Da domani testa bassa e pedalare, che non è stato raggiunto ancora nulla e non si deve assolutamente commettere l'errore di innamorarsi di se stessi, per non finire come il Narciso di mitologica memoria; oggi, però, permetteteci di sorridere e di parlare solo di quello che ha funzonato, senza accendere il rosso del nostro semaforo. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 16 novembre 2020 alle 20:00
Autore: Marina Ferretti
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