E’ vero che ogni promozione è bella, anzi bellissima ma ce ne sono alcune che resteranno nella storia. Paolo Foti è stato protagonista di una di queste. Ternano, cresciuto nella Ternana sabato ha festeggiato il ritorno in serie A dopo 22 anni della Salernitana.

“Questo risultato ha un sapore buonissimo perché dopo tante salvezze, un playoff perso l’anno scorso a Carpi quest’anno è arrivato il coronamento ai tanti anni di lavoro e sacrificio. Centrare la promozione in Serie A con la Salernitana è stato ed è tuttora bellissimo. Un risultato fantastico che dedico a mia moglie Stefania, alle mie due figlie Lucrezia e Ginevra e a mia sorella Francesca che ci ha lasciato l’anno scorso”.

Quando avete capito che avreste potuto centrare la promozione diretta?
“A Pordenone quando abbiamo vinto al 96’ su calcio di rigore. La gara precedente avevamo perso in casa contro il Monza che si era portata a -2 da noi mentre il Lecce perdendo contro il Cittadella non aveva guadagnato punti nei nostri confronti. Noi la domenica dopo siamo andati a vincere a Pordenone mentre Monza e Lecce si sono affrontate tra di loro. Può sembrare strano ma dopo aver perso contro i biancorossi ci abbiamo creduto davvero tanto in questa promozione”.

Eppure le aspettative d’inizio stagione erano altre…
“Siamo partiti per centrare i playoff e guarda oggi cosa abbiamo fatto. La squadra ha disputato un buon girone d’andata ad eccezione delle ultime tre partite dove abbiamo perso contro Monza, Empoli e Pordenone subendo in tutto 10 gol. Dopo questo terribile tris di k.o. il mister Castori è stato bravissimo nel riportare tutti sulla strada giusta. Da lì è iniziata la nostra cavalcata culminata con la seconda migliore difesa e 19 partite senza subire gol di cui 7 consecutive”.

Per te questa sarà la prima esperienza in Serie A, cosa ti aspetti?
“Spero in un altro sogno. Ora che l’abbiamo raggiunta ce la vogliamo tenere stretta. Sicuramente cercherò insieme a tutti di viverla fino in fondo. Sono convinto della grande voglia di riscatto del mister Castori. Lo ha detto in conferenza stampa che dopo averla persa con il Carpi l’avrebbe riconquistata. Così e stato e questa volta sarà più determinato che mai a non lasciarsela scappare”.

A proposito di Castori, con lui il rapporto quando è nato?
“A Carpi in Serie B. Io ero andato con un altro allenatore che venne esonerato poco dopo e al suo posto arrivò il mister. Purtroppo quella stagione finì male, con la retrocessione, ma nonostante il risultato sul campo è nato un bel rapporto fatto di stima e rispetto. Quest’anno c’è stata l’opportunità di tornare a lavorare con lui e con il suo fantastico staff del quale fa parte il figlio Marco, l’ex calciatore Manolo Pestrin, il preparatore atletico Carlo Pescosolido che ha una grande esperienza in B e in A oltre a Riccardo Bocchini che è di Montefalco e che ha vestito il rossoverde nel settore giovanile fino alla Primavera”.

Quale introduzione migliore all’argomento Ternana?
“Mi prendevano quasi in giro quando mi vedevano intento a guardare le partite della Ternana quest’anno ma quando ho potuto non me ne sono persa una. In estate ero un po’ preoccupato dopo averla affrontata in amichevole. Poi però ho visto la determinazione del presidente Bandecchi e dell’allenatore Lucarelli che con l’apporto determinante dei giocatori hanno dato vita ad una stagione fantastica. Di fatto hanno vinto il campionato a Febbraio. Dello staff tecnico conosco Pietro Spinosa, un amico oltre che un grande professionista. Poi in rosa ci sono Suagher e Frascatore che ho avuto a Carpi, Vitali con il quale ho lavorato ai tempi del settore giovanile e Defendi che ho conosciuto l’anno che dalla Primavera sono passato in prima squadra”.

Adesso per la Ternana c’è la SuperCoppa e poi la Serie B…
“Mi aspetto che le Fere vincano il trofeo perché sono i più forti. Poi il calcio è strano e tutto può succedere. Inoltre la Ternana avendo chiuso i conti con il campionato a febbraio è da tanto che non prepara partite importanti. Questa potrebbe essere un’incognita ma confido nella determinazione di tutti. E poi c’è il derby e tutti vogliono vincerlo”.

E per la serie B invece?
“Spero, anzi sono convinto che Presidente, direttore sportivo e allenatore riusciranno a puntellare una squadra che non ha bisogno di essere smantellata per affrontare la nuova categoria. Anzi credo che possa ambire già da subito ai playoff viste le potenzialità della società e la bontà di staff tecnico e rosa attuale”.

Che Serie B lasci alla Ternana?
“Un campionato lungo e duro dove l’ultima in classifica può andare a vincere in casa di una delle prime. Un torneo dove se parti male non è detto che non ti possa riprendere: il Brescia ne è l’esempio. Prima parte di stagione difficilissima, fatta anche di tanti cambi d’allenatore e poi… playoff in rimonta”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 12 maggio 2021 alle 17:00
Autore: Alessandro Laureti
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