Al termine dell'allenamento si è presentato in sala stampa Fabio Gallo, per parlare di Bari-Ternana.

Che modulo ci dobbiamo aspettare?
"Mi sto prendendo ancora del tempo per decidere, ho anche dei giocatori ancora da valutare, come Defendi e Paghera: Defendi un po' più attento, Paghera invece è a posto. Avrei voluto dirvelo domani, ma non ci sono". 

Domani trasferta contro una vera big sulla carta: vede serenità?
"E' stata una settimana normale, i ragazzi son tranquilli e hanno lavorato al massimo come sempre. Sono sereni, consapevoli, attenti e con gli occhi giusti, la stiamo preparando come le altre consapevoli di andare in casa di chi avrebbe dovuto ammazzare il campionato". 

Ha qualche spunto in più post Catania?
"E' emersa la difficoltà più grande che abbiamo, ovvero non riconoscere in tempo la situazione di pericolo e quindi non posiamo adattarci subito. Per filosofia e per quello che facciamo vedere, siamo più propensi ad attaccare, ma ho chiesto di provare ad essere più reattivi nel percepire il pericolo ed è questo quello su cui abbiamo lavorato di più, anche su situazioni più difficili". 

Cosa la preoccupa più del Bari?
"La forza del Bari. Altre tensioni particolari non credo che la mia squadra le possa avere, tipo stadio grande o pubblico". 

Sui calci piazzati, ieri, è venuta fuori l'arrabbiatura di Gallo: cosa c'è che non va?
"Per adesso, e non lo dico forte, siamo sempre andati bene ma io voglio migliorare ancora: dobbiamo essere più presenti nel lavorare la palla davanti e anche il portiere deve essere parte fondamentale nel difendere sui calci piazzati, tutto quello che accade nell'aria piccola deve essere suo". 

"Voglio chiedere scusa al signore col maglione giallo, che ieri è venuto a salutarmi e mi ha fatto piacere. Io devo avere rispetto di tutti quelli che vengono allo stadio, e ho avuto una reazione dettata dal momento ma non avrei dovuto. Mi contestava che ci fosse meno aggressione a centrocampo e qualcosa sui cambi. In ogni caso io ho una figura che deve rispettare tutto e tutti". 

Salzano playmaker?
"Potrebbe esserci anche Paghera, ma non ho ancora deciso. Poi c'è anche Damian, che ha 24 anni e si sta sempre allenando e direi che può giocare". 

Il pericolo numero uno è Antenucci?
"No, perchè è una squadra con individualità importanti e personalità. Antenucci andrà marcato come qualsiasi altro attaccante". 

Andare da capolista dà un vantaggio?
"Dipende da noi, da quanto la squadra può essere ancora prima in classifica. Andare a Bari è complicato come andare a Francavilla o a Lentini, poi ci sarà anche una bella cornice di pubblico per una partita fra due squadre importanti. Sarà un Bari cambiato rispetto a quando c'era Cornacchini, perchè gioca in un modo diverso". 

Qual è la caratteristica che può mettere in difficoltà il Bari?
"Sicuramente l'intensità, che è un'arma che ci ha dato benefici, perchè fino ad ora abbiamo sempre tenuto un ritmo intenso, e poi la qualità dell'azione della squadra, e in quello siamo attrezzati bene e organizzati. Io delle linee guida, poi in campo vanno loro, con la voglia di rimanere in alto, la benzina che ci danno i risultati". 

Diakité che ha fatto la partitella è una novità?
"No, è successo in passato, m non è uno scandalo che non si alleni sempre come non lo è se viene chiamato in partitina in caso di bisogno, sta lavorando bene". 

Dubbi?
"A centrocampo, e come sempre in attacco". 

Ci sono 8 ex...
"Io ho sempre creduto poco a questa cosa degli ex, anche da giocatore, perchè quando stai li non decidi di far vedere qualcosa perchè sei ex. Quale motivazione maggiore del primo posto?". 

Mercoledì ha colloquiato con un Leone molto scenografico nei gesti. 
"No, è stato un confronto come sempre, niente di particolare, di analisi che facciamo spesso nello spogliatoio". 

Proietti e Sini?
"Vengono tutti e due con noi per non perdere giorni col fisioterapista, e viene pure Palumbo. Proietti sta meglio, se tutto procede bene sin dalla prossima settimana cercheremo di rimetterlo in squadra. Sini è meno grave di quanto pensato, però è sempre uno stiramento e serve pazienza". 

Che tipo di partita sarà domenica quella della Ternana?
"Andarli a prendere alti da subito significherebbe ruotare e lasciargli troppo campo da subito. Poi dopo abbiamo organizzato diversi tipi di attacco e in questo senso siamo preparati su quelli che dobbiamo fare". 

Nesta ieri in campo come centrale a centrocampo: può essere un modo per mettere gamba?
"Credo che a campo aperto Gianmarco abbia una capacità di corsa difficile da trovare. Certo va riequilibrato, perchè gli è stato rovesciato il mondo addosso, ma col centrocampo a corto, è una soluzione".

Sulla Berretti che ci dice?
"Sono riuscito a vedere un tempo, ha fatto una buona partita e ci sono ragazzi da seguire. Ho deciso che, nei limiti del possibile, di iniziare a vedere da vicino e un po' a turno il più possibile, soprattutto il primo giorno della settimana quando sono più a corto di giocatori e anche per loro, che sonon ancora lontani dalla gara".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 11 ottobre 2019 alle 12:32
Autore: Marina Ferretti
vedi letture
Print