Confronto vivace (con una rete di recinzione in mezzo) tra il gruppetto di tifosi oggi presente fuori dal Liberati per la ripresa degli allenamenti della Ternana anche con il direttore sportivo Luca Leone al quale sono state contestate le operazioni di mercato fatte in inverno. “Questa squadra aveva 30 punti e due partite da recuperare”: ha provato a dire Leone prima di essere accusato di prendere in giro i suoi interlocutori tanto da spingerlo a sbottare con un “che sono un coglione?!” riferendosi sempre a quanto fatto a gennaio in sede di mercato. “Secondo lei io vengo qua a prendere le parole da lei, a prendere le parole da tutti perché sono un coglione?”, Leone non ci sta a fare da capro espiatorio e così ricostruisce con i tifosi il suo percorso in rossoverde: “mi chiama il giorno dopo che avete perso la partita a Ravenna, era il 23 dicembre e stavo andando alla cena della società. Ho detto Presidente la incontro perché sono curioso. Bandecchi mi ha detto che voleva portare la Ternana in B e gli ho creduto. Ho lasciato la squadra terza in classifica in B per venire qui e stavo a casa. Quando è stato esonerato De Canio ho chiesto se fosse sicuro che tutte le colpe fossero sue. Quando sono arrivato ho provato ad intervenire su più fronti ma a gennaio non si può rivoluzionare la squadra”. Anche a lui è stato chiesto di “cacciare quei sei” rei di non impegnarsi a dovere e anche lui come Gallo non ha nascosto il suo stato “io mi vergogno”.
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