Marco Valentini nasce il 13 novembre 1976 a Macerata, città nella quale inizierà la sua carriera di direttore sportivo: sarà infatti nella Maceratese, che militava nell'allora Serie C2, che nel 1999 farà la sua prima esperienza dirigenziale. L'esperienza nelle Marche presenta alcuni alti e bassi, perchè la Maceratese si barcamena per qualche mese in zona playoff, per poi concludere il campionato con una salvezza abbastanza tranquilla, dopo aver abbandonato le speranze di promozione in C1.

Dopo appena un anno, Valentini lascia la squadra della sua città per trasferisrsi a Torino, sponda Juventus, come osservatore per il settore giovanile. La sua esperienza in bianconero dura dal 2000 al 2003, tuttavia del periodo alla Juventus non si trova quasi alcuna informazione, se non che fosse alle dipendenza di Pietro Leonardi, allora direttore delle giovanili della Juventus.

Una volta terminata l'esperienza in bianconero, è la Reggiana a richiedere la sua esperienza, prima come collaboratore e poi come direttore sportivo. La squadra emiliana era in quel momento in Serie C1, e nelle due stagione durante le quali Valentini siede nella dirigenza reggiana, la squadra riesce prima ad ottenere la salvezza e, l'anno successivo, a centrare l'obiettivo playoff, dai quali uscirà per mano dell'Avellino.

Una carriera, quella di Marco Valentini, che conosce anche i momenti meno gratificanti del calcio, e li conosce a Messina, squadra della quale diventa direttore sportivo nel settembre del 2005, e nella quale rimarrà fino al 2008. Inizialmente il suo ruolo è svolto in compartecipazione e in collaborazione con gli altri dirigenti del Messina, e il suo lavoro sul mercato porta in Sicilia giocatori come Floccari e Muslimovic. Nonostante ciò, il Messina retrocede in Serie B, salvo poi essere ripescato nella massima serie a seguito dell'inchiesta sul calcioscommesse. La stagione successiva, quella che vede nuovamente i siciliani in Serie A, si apre con la promozione di Valentini quale unico responsabile del settore mercato della squadra, e il giovane DS, dopo aver scelto Bruno Giordano quale allenatore, porta sullo stretto alcuni giocatori provenienti dalla Reggiana e altri del calibro di Iuliano, Riganò, D'Aversa e Vincent Candela. Anche questa stagione, però, si conclude con la retrocessione in Serie B.

Nel dicembre del 2008, a seguito del fallimento del Messina presso il quale ancora era direttore sportivo, Valentini viene richiesto dall'Ascoli, e vi approda fino alla fine della stagione, lavorando insieme a Franco Colomba in panchina. I marchigiani, ultimi in classifica, riescono a trovare una salvezza che sembrava affare chiuso ormai, piazzandosi sedicesimi.

Successivamente a questa esperienza nelle Marche, Valentini si accasa al Parma, come osservatore di mercato, e vi rimane per tre anni, dal 2009 al 2011. A Parma rincontra Pietro Leonardi, che con lui aveva condiviso l'esperienza alle giovanili della Juventus e che adesso, invece, è diventato Amministratore Delegato dei ducali.

Dopo le tre stagioni al Parma, nella stagione 2011/12 Valentini è ingaggiato per sei mesi dall'Ancona in veste di consulente, e lo stesso accade a metà della stagione successiva quando torna, sempre come consulente tecnico, all'Ascoli.

Infine, nel luglio del 2013 viene chiamato dal Padova per ricoprire il ruolo di direttore dell'area tecnica del Padova, società nella quale ricopre in un secondo momento anche il ruolo di direttore sportivo, quando Alessio Secco, che occupava il posto prima di lui, si dimette.  

Sezione: Focus / Data: Dom 28 giugno 2015 alle 09:30
Autore: Marina Ferretti
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