Mentre tutti si aspettavano che la Ternana potesse fare un sol boccone del Crotone, soprattutto dopo lo scaldabagno tirato da Falletti all’11esimo minuto ecco che succede l’imponderabile. La squadra si siede, il Crotone prende coraggio, Proietti si fa espellere (fosse arrivato al 45esimo magari sarebbe stato sostituito secondo la legge Lucarelli) e inizia un’altra partita. 

E se è vero che il Crotone può lamentarsi con la sfortuna, visti i tre pali colpiti durante la partita (due nel primo tempo uno in apertura di ripresa) la Ternana non può essere contenta dell’altra faccia della sua medaglia.

Che la Ternana sia una squadra offensiva lo sapevamo. Che non riusciva ad avere un giusto equilibrio che creava si ma subiva troppo, che prendeva gol ad ogni starnuto, per dirla alla Lucarelli. Stavolta no. Stavolta poteva starnutire chiunque ma Iannarilli e soci hanno retto. Senza neanche subire troppo, va detto. Non è stata fortuna nel secondo tempo. 

La Ternana si è messa subito a tre: Capuano Sorensen e Celli si sono esaltati, colpendo ogni pallone che passava dalle loro parti. Martella, ma soprattutto Diakité, sono stati presenti sulle fasce in maniera debordante. E la grande conferma dell’ex Teramo sulla destra, dopo un primo tempo difficile è certamente una bella conferma.

E’ vero la Ternana ha fatto fatica a ripartire. Ma era in 10. Lucarelli ha preferito far rimanere in campo la qualità e la velocità di Falletti e Partipilo (che infatti qualche problema hanno provato a crearlo alla difesa del Crotone) piuttosto che avere Donnarumma o Mazzocchi che magari non riuscivano a tenere il pallone. Ha sfruttato caratteristiche diverse. E poi ha cercato di chiudere ogni spazio, aggiungendo un centrocampista ancora. E da lì in poi il Crotone di spazi non ne ha trovati proprio.

Lucarelli tarantolato davanti alla panchina fino all’ultimo è l’emblema della vittoria. Come l’abbraccio liberatorio a fine partita con quelli che a lungo sono stati i tre centrali: Sorensen, Capuano e Celli. Un abbraccio lungo, sentito, strattonato. Da uomini che hanno compiuto un’impresa.

Battere il Crotone, a suo modo, lo è stata un’impresa. Non perché il Crotone sia una squadra imbattibile, ma per come si erano messe le cose sì. La Ternana era stanca, in 10 e con l’incubo di venire rimontata perché subisce sempre gol. E invece gol non ne ha presi, è stata attenta, accorta e sicura. E ha portato a casa il risultato. I tre punti. Fondamentali. Per continuare a lavorare con calma, con serenità e con fiducia.

Per affrontare il terribile mese di dicembre (Frosinone, Benevento e derby) con la concentrazione e l’umore giusto. Con la consapevolezza che questa squadra sa anche difendersi bene. Con tutti i protagonisti in campo.

Tre punti sofferti, sudati. Forse anche un po’ fortunati. Ma belli come l’urlo della squadra alla fine. Di una squadra che squadra lo sta diventando davvero. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 29 novembre 2021 alle 22:53
Autore: Ternananews Redazione
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