Domani andrà in scena la partita che io definisco “della vergogna”. Non certo per la qualità delle squadre in campo, ci mancherebbe, sono tra le migliori del lotto. Ma perché quell’orario in cui sono costrette a scendere in campo (15,00) è davvero insopportabile. Per la Ternana ovviamente, visto che la Reggina da uno stadio Liberati poco frequentato potrebbe trarre giovamento. La Ternana no e con essa anche l’intera serie C. Perché è chiaro come il sole che la società di Stefano Bandecchi, uno dei presidenti più munifici di una società irreprensibile, ne sconterà un danno. Giocare alle 15 vuol dire non avere con se quei 12.005 abbonati che tanto hanno fatto scalpore e che più volte sono stati apprezzati dal presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli. Come faranno quei dodicimila e cinque ad essere presenti allo stadio? Chiederanno tutti un giorno di ferie? Impossibile. Ma, come sostiene il tecnico Gallo, la Ternana è nella regola visto che la Lega ha deciso che la serie C avrebbe giocato la domenica con orari fissati: 15, 16,30, 17,30. Ma c’è chi ha usufruito di diversi cambiamenti d’orario. Giocando magari alle 20,30 o alle 17,30. La Ternana no. Mai. Sempre in campo alle 15 anche con il solleone, con l’afa della “conca”. Ha chiesto di cambiare orario per il turno infrasettimanale ma la Reggina ha risposto picche. Sarebbe costata di più la trasferta ma soprattutto avrebbe giocato in un Liberati bello pieno. Avrebbe dovuto partire dall’alto la decisione. Si gioca alle 20,30! Perché, guarda caso, è quello l’orario in cui scenderanno in campo Bari e Catania, due squadre a cui è toccato spesso sudare di sera. Ma la Ternana no. La Ternana sarà dentro ancora alle 15. Unica del girone. Anche questo un record, come quello degli abbonamenti.

La faccenda non piace al tecnico rossoverde che conosce bene le questioni di campo. La società non si esprime. Per correttezza forse. Aveva lottato a lungo l’anno scorso ma non ha ottenuto quello che si aspettava. In compenso un campionato fa le è toccato giocare su campi ghiacciati, sotto il diluvio, ovviamente in notturna nei mesi invernali. (Nessuna relazione tra i due fatti, sia chiaro).

Davvero una faccenda strana che, probabilmente, sarà toccata anche ad altre squadre. Io purtroppo non ho conoscenze così allargate e faccio riferimento soltanto alla Ternana. Non per spirito di parte ma per sottolineare la stranezza di una situazione che alla fine avrà il suo peso nell’esito della stagione.

Magari con la speranza che si possa porre rimedio, in futuro, ad una stortura che è sotto gli occhi di tutti. Anche se tutti guardano, com’è giusto, soprattutto ai risultati e alle prestazioni della Ternana. Di una Ternana che si è saputa riscattare immediatamente del passo falso interno col Monopoli (in ogni caso domenica ne ha rifilati 4 al Catania) andando a vincere una partita difficile a Lentini mostrando grande forza di reazione insieme a qualche difetto di manovra sul quale Gallo e i suoi sanno bene di dover lavorare ancora a fondo.

Una vittoria che fa bene al morale nel momento in cui la squadra è chiamata a una serie di verifiche ravvicinate, fondamentali per testarne la forza. Reggina, Francavilla, Catania e Bari (la prima e la terza in casa). Tanto quanto quelle sostenute fin qui anche se qualche osservatore, con una certa superficialità, aveva considerato già vinte le partite precedenti, considerando squadre di poco conto formazioni come Potenza e Monopoli. Considerazione smentita dai fatti visto che il Potenza è terzo in classifica e il Monopoli è in chiara crescita da quando è tornato Scienza in panchina.

Però, adottando un po’ il ragionamento caro a Gallo, meglio concentrarsi sulla prima delle prossime quattro gare. Anche perché metterà di fronte la prima e la seconda del girone, riportando al Liberati Mimmo Toscano, l’ultimo a vincere un campionato sulla panchina rossoverde. Sarà bello riabbracciarlo anche se in campo Mammarella e compagni non faranno sconti. La vittoria fa gola a tutte e due le squadre ma io mi permetto una considerazione forse utile: quando ci si rende conto che vincere è davvero troppo complicato meglio prendersi il punto. Perché la classifica si muove anche così. Toscano lo sa bene visto che la sua Reggina è imbattuta anche se rende un punto alla capolista Ternana.

Infine un auspicio. Nonostante l’orario infame “da vergogna” per una partita così, spero davvero che ci sia la giusta cornice di pubblico ad assistere ad una sfida che sul campo, c’è d’augurarsi, confermi le aspettative della vigilia.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 24 settembre 2019 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
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