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Vietato accontentarsi

Due partite di fila in casa sono sempre difficili da vincere. Così dice la statistica e anche il buon senso. Peggio ancora se, come successo alla Ternana contro lo Spezia in attesa del match di sabato contro l'Ascoli, la prima delle due viene conclusa con la conquista dei tre punti. Insomma tradotto potrebbe subentrare una sorta di rilassamento psicologico dovuto alla consapevolezza che, in fondo in fondo, un pareggino contro i tradizionali avversari marchigiani non sarebbe da buttare.

Niente di più sbagliato, per restare fedeli all'identità di questa squadra che così faticosamente mister Pochesci sta cercando di costruire. Faticosamente e con insistenza, quasi testardaggine, assolutamente ammirevole. Non solo per la bella rimonta compiuta contro lo Spezia, ma anche per le meravigliose contraddizioni che rendono speciale il gioco del calcio. Quali? Beh avevamo un po' tutti invocato il maggiore equilibrio del 4-3-1-2 e l'ossatura di una "squadra titolare di base". 

Dopo il pari di Cremona che aveva fatto intravedere i primi segnali di ripresa dopo – in sequenza – Chiavari, Bari, Brescia e Venezia, ecco finalmente dopo tanti esperimenti il primo timido tentativo di un modulo base e di una formazione simil-titolare. Pronti via e che succede? La Ternana prende un gol dopo 39 secondi e un altro dopo 13 minuti. Perso per perso Pochesci azzecca il cambio mostrando coraggio e incoscienza: con Carretta e il vituperato 3-3-1-3 la Ternana si trasforma. 

Troppo facile dire a posteriori che l'incoscienza vera sarebbe stata non mettere mano alla situazione. Troppo facile adesso a mente freddissima e alla vigilia di un altro match casalingo, pensare di dover continuare su questa linea contro l'Ascoli del duo Fiorin-Maresca. Troppo pazza questa Serie B (un po' come la Ternana), troppo imprevedibile (come la Ternana) e da quello che si è visto anche molto tecnica (come la Ternana) per poggiare su solide e convinzioni, in realtà molto aleatorie.

Quindi? Semplice: niente calcoli, niente previsioni, in due parole "vietato accontentarsi". Con una classifica così corta e un campionato così imprevedibile, i turni casalinghi (dove la Ternana ha fatto 8 dei suoi 10 punti in classifica fin qui) diventano troppo importanti per mettere fieno in cascina, specialmente per le diretti concorrenti per la salvezza o presunte tali. Già perchè anche gli obiettivi, non potrebbe essere altrimenti, possono essere imprevedibili. Ma questa è un'altra storia.

Lorenzo Pulcioni

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