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Una Ternana più verde che rossa

Corre, questa Ternana. Spensierata, affamata, sempre concentrata. Con la marcia in più di chi vuole mettersi in mostra. Attilio Tesser non ha paura a lanciare i giovani, si sa. E lo sta dimostrando anche a Terni: tanti senatori hanno salutato, in estate. Ma soprattutto, tanti ragazzi stanno scoprendo il palcoscenico della Serie B con il rossoverde addosso. Più verde che rossa, appunto, questa Ternana. Verde come la linea scelta dalla società e adottata dall'allenatore, al punto da dare già ottimi frutti.

Qualche esempio? Ce n'é a volontà. Alberto Brignoli, un classe '91, è una garanzia in porta. Sicurezza per i compagni, affidabilità tra i pali, leadership da vendere. A Brescia, l'ennesima cartolina della sua crescita. Figlia di tanta fiducia, come quella che si è guadagnato l'altro Alberto, Masi. Un '92 che dalla difesa della Ternana non si sposta più. Perno fisso, pare un veterano. Chiedere per credere a Tesser, che dà spesso e volentieri le chiavi della sua squadra in mano proprio a Masi. Che al Rigamonti, due giorni fa, ha fatto reparto insieme a un '91, altro giovane: Biagio Meccariello, prestazione da applausi e un altro ragazzo che si sta ritagliando il suo spazio.

Terni è l'isola verde. Di chi non ha paura di lanciare i giovani, di farli sentire davvero al centro di un progetto. Valjent si è preso il centrocampo delle Fere in poco tempo: mezz'ala moderna, qualità e corsa per un ragazzino del 1995. A diciannove anni, sa già come si fa. E si gioca il posto con un altro '95, Luca Crecco, prodotto d'eccellenza del settore giovanile della Lazio su cui la Ternana è stata bravissima a puntare. Questo ragazzo ha tutto: corsa, quantità, qualità, tempi di gioco. Merita e sarà utile, eccome.

Come lo sarà – già da queste gare, alla ricerca di turnover – Cesar Falletti, uruguaiano, alla ricerca di riscatto. Un classe 1992: avanti un altro giovane, con Tesser c'è posto per tutti, anche per quel Piredda (1994) che sta recuperando dall'infortunio. C'è posto soprattutto per lui, l'uomo del momento che quest'anno si carica la Ternana sulle spalle: Felipe Avenatti, sulla carta d'identità la data di nascita segna 1993. Lontano il tempo dei bomber veterani, Tesser scommette su di lui. E per adesso il campo lo sta ripagando, eccome. Felipe è l'uomo in più, aspettando quel Diop (19 anni) che anche promette bene. Perché la targa è quella: potere ai giovani. Per continuare a correre.

Fabrizio Romano

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