Una Ternana impermeabile

Alexis Ferrante - Foto Ternana Calcio

La Ternana vince al Liberati 2-0 con il Bra.

La Ternana reagisce, dimezza di fatto la penalizzazione arrivata due giorni fa e mette a referto la quinta vittoria nelle ultime 6 partite giocate, considerato anche la coppa Italia. Il momento è certamente felice, contrariamente a tutto il trambusto che si respira fuori dal campo. Perché poi bisogna considerare tutto. Questa squadra si meriterebbe che parlassimo soltanto di calcio. Che mettessimo veramente da parte tutte le vicende societarie che in questo periodo stanno monopolizzando tutta l’attenzione della città. E’ inevitabile che sia così, anche dentro lo spogliatoio – oggi – si parla anche di questo, forse soprattutto di questo. Ma poi sul campo la Ternana riesce ad isolarsi, riesce a dare continuità alla propria crescita. Non ha avuto nessun contraccolpo, né per la settimana piena di colpi di scena in società, né per la mazzata ricevuta con i 5 punti di penalizzazione. La Ternana gira. La Ternana produce palle gol. La Ternana non soffre. La Ternana ha trovato il modo di allargare la propria rosa, di mettere in campo giocatori sempre sul pezzo, di tenere sulla corda e partecipi a questa stagione anche ragazzi che sarebbero certamente titolari praticamente ovunque (la lista è lunga da Pettinari a Garetto, da Leonardi a Orellana… ma sono solo degli esempi perché rischiamo di dimenticare davvero tanti come per esempio oggi Martella o da sempre – anche a causa dell’infortunio iniziale – Loiacono). Ecco il fatto che si “dimentichino” alcuni giocatori che potrebbero serenamente giocare titolari è il grande merito di questo gruppo e di Fabio Liverani. Significa che chi gioca fa bene. Significa che chi entra fa altrettanto bene. Significa che la squadra ha un’identità. Significa anche che i limiti di questa squadra ancora non li abbiamo verificati.
Nelle ultime partite questa squadra è andata in difficoltà soltanto contro il Guidonia, nella settimana che pensavamo potesse rilanciare definitivamente i sogni di gloria. E’ stato un passaggio a vuoto, è vero. Ma non si può essere certamente sempre perfetti. Poi però, sia in campionato che in coppa, il cammino è stato coerente. E la coppa non è affatto da sottovalutare, visto il cammino in campionato pieno di difficoltà. Nulla è scontato, ma mancano soltanto due partite. E questa Ternana può farcela.
E’ una squadra tosta, tonica. Che sta trovando i suoi leader sia tecnici che di spogliatoio. Prendete Vallocchia: si è presentato a gennaio per essere un’arma in più per la seconda parte della stagione. Lo è stato ma – suo malgrado – è stato protagonista in negativo della finale di andata. Ora è certamente il perno di questa squadra: per lo spirito, per la voglia che ci mette, perché offre soluzioni e le cerca anche in maniera individuale. Il gol al derby (e la sua dichiarazione d’amore nei confronti di questa maglia) non è un caso: è un premio. Anche oggi partita sontuosa. Prendete Ferrante: un altro che per tutta l’estate è stato con le valige in mano. Lo volevano in tanti, non è mai scattata la scintilla così forte da lasciarlo andare. La società era pronta a salutarlo, lui no. Il rapporto con Liverani è sempre stato eccellente e lui sta ripagando la fiducia con una delle sue migliori stagioni. Sull’impegno nessuno ha mai avuto dubbi, quest’anno sta anche segnando con grande continuità: e i suoi gol sono come le ciliege, una tira l’altra. Ci ha preso gusto e noi con lui.
Prendete Capuano che ti dà fiducia solo a vederlo in campo, perché è importante anche fuori e perché come punto di riferimento dentro lo spogliatoio è stra riconosciuto anche dalla proprietà. O prendete Donati: uno che nonostante la giovanissima età ha l’attitudine da veterano (e da capitano). Anche qui sono degli esempi: perché poi ci sono tutti gli altri che magari oggi non hanno messo la firma sulla partita, ma sono comunque importanti, anzi anche fondamentali.
A pensare al futuro, al mercato di gennaio, alla necessità di dover restringere i costi ancora di più, viene male. La famiglia Rizzo, che sbandiera orgogliosamente la propria indipendenza, dovrebbe essere orgogliosa anche della squadra creata da Mammarella e plasmata da Liverani. Dovrebbe capire che questo è un capitale vero e proprio. Da dover coltivare e sfruttare, nel miglior modo possibile. Ovviamente senza mettere a rischio la sostenibilità del club, ma non sottovalutando affatto quello che ora si vede in campo e quello che racconta Liverani, sulla disponibilità totale del gruppo a sua disposizione.
La Ternana oggi ha vinto in maniera solida, convincente. Non rischiando mai. Un primo tempo forse bloccato (almeno nelle occasioni da gol create), con evidenti limiti da parte della direzione arbitrale. Un secondo tempo di grande sostanza, dove avrebbe meritato il raddoppio ben prima del 92esimo. Per intensità, qualità, aggressività. E’ una Ternana viva. Più viva che mai. Da accompagnare.