Se in termini forensi l' aggettivo "illegale" va inteso come "un comportamento contrario all' ordinamento giuridico", traslando il concetto in campo sportivo, l' "illegale" equivale al comportamento di una squadra che appare sfacciatamente sproporzionata rispetto al campionato cui è stata assegnata e per questo è inevitabilmente destinata a dominare quasi da "fuorilegge" tutte le altre contendenti.
Al di là della più con meno dotta disquisizione di cui sopra, tengo innanzitutto a precisare che l'aggettivo in questione non è stato coniato dal sottoscritto, bensì da "Lu Regnante", al secolo Marcello Viali, leader indiscusso della tifoseria rossoverde.
Dato a Cesare quel che è di Cesare (ovvero a Marcello) e scendendo nei particolari che giustificano tale affermazione, e' fuori di ogni tipo di discussione che la Ternana stia dettando legge nell'attuale campionato di serie C, girone C.
Le 19 vittorie su 24 partite disputate, unite ai 5 pareggi e alla conseguente imbattibilità (unica squadra professionistica mai sconfitta in Europa), l' ulteriore record europeo di reti siglate (63, addirittura davanti al Bayern Monaco), la miglior difesa del girone e, ultimo ma non per ultimo, l'eccellente qualità del gioco espresso, stanno a confermare che le Fere appartengono ad un altro pianeta calcistico, un mondo distante anni luce dal depresso panorama pallonaro nazionale.
Con questo, ovviamente, non si vuol dire che tutto sia già deciso.
Lungi dal sottoscritto e da tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Ternana la convinzione che la squadra di Cristiano Lucarelli sia già in serie B a 12 partite dalla fine del campionato (più una da recuperare il 24 marzo a Potenza).
Troppi ancora sono gli scogli da doppiare e troppe le insidie di un torneo che, aldilà dell'abisso di punti che separano i "nostri" dalle altre, impone sempre la massima attenzione e concentrazione.
È necessario pertanto andare avanti partita dopo partita, cominciando da quella di sabato prossimo a Catanzaro dove la Ternana incrocerà le armi contro l'ennesima squadra in grande ascesa che vuole fare la festa all' imbattuta capoclassifica (vedi in precedenza Casertana e Catania...).
Partita comunque difficilissima, al cospetto di una formazione ricca di nomi importanti, compresi gli ex Di Gennaro e Lito Fazio, quest' ultimo sicuramente rimasto nei cuori dei tifosi rossoverdi.
Motivo per cui sarà necessario rimanere ancora una volta tutti dentro al "carrarmato" cercando di lucrare il più possibile da questa insidiosa trasferta.
Ma un' idea comunque ce l' ho e la voglio condividere con voi lettori senza troppi giri di parole: se la Ternana ce la farà ad uscire indenne dallo stadio Nicola Ceravolo sarà promozione al 90% (e volo basso).
Si, perché in molti alla vigilia del complicato trittico Casertana-Catania-Catanzaro si era pensato che, tirati fuori almeno 7 punti in da queste 3 partite, la promozione sarebbe stata cosa certa.
Quindi andiamo tranquilli a Catanzaro e che la Ternana faccia la Ternana; poi si vedrà.
Ed ora veniamo all' importante iniziativa promossa dal Centro di Coordinamento Clubs Rossoverdi, illustrata martedi sera dal presidente Luciano Nevi nel corso del programma televisivo "Al bar delle Fere" , in onda su Umbria + / TRT.
Si tratta di una petizione popolare a sostegno del progetto di Stefano Bandecchi per la realizzazione del nuovo stadio e, parallelamente, di una clinica privata, a partecipazione pubblica, per 200 posti letto (100 privati e 100 convenzionati).
Un progetto che ha trovato l' ampia adesione della città e della stessa amministrazione comunale, ma che sembra dare fastidio a qualcun altro.
E questa petizione ("del tutto apolitica e apartitica" ha tenuto a sottolineare chiaramente Nevi) ha proprio lo scopo di sostenere il progetto di Bandecchi attraverso la più ampia adesione popolare, tesa alla tutela del territorio (non solo ternano, ma di tutta la provincia), dello sviluppo economico e dell' occupazione, visto che per la realizzazione delle due strutture in questione sono previsti non meno di 1.000 posti di lavoro.
Senza contare i benefici per la stessa sanità locale, che intanto continua a far pagare sulla pelle dei cittadini la invereconda sperequazione in essere tra Perugia e Terni (Perugia 5 cliniche private, Terni 0!).
Dunque, un' occasione da non perdere!
L' augurio e la speranza è che non soltanto i cittadini ternani, ma anche quelli dell' intero comprensorio, sappiano cogliere appieno l'opportunità concessa da questa petizione popolare promossa dal Centro di Coordinamento Clubs Rossoverdi al fine di sensibilizzare istituzioni ed organi competenti ad accelerare al massimo l' iter burocratico necessario per l'approvazione del progetto.
Evitando, nel contempo e se possibile, quelle fastidiose interferenze stile "Ancienne Règime" (da troppo tempo ben note dalle nostre parti) che già stanno cominciando a proliferare.
Perché Terni ha bisogno di ricominciare a crescere!
Tempi, modalità e luoghi dove poter sottoscrivere la petizione saranno comunicati quanto prima sulla pagina Facebook del C.C.C.R.
Ad maiora!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 25 febbraio 2021 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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