Finisce una delle settimane più tribolate in casa rossoverde. Una delle più difficili della sua storia e speriamo davvero possa essere l’ultima.

Mai la Ternana era stata così in basso in classifica a questo punto del campionato e di conseguenza mai c’era stata, i primi di novembre, questa necessità di vittoria. Di partite decisive la Ternana ne ha giocate e tante. Soprattutto per salvarsi, nella storia recente. Alle volte ci è riuscita, alle volte no. Quindi la piazza è abituata a vivere giornate del genere. Il problema è che questa è lontana dalla fine del campionato e quindi forse non si avverte la stessa urgenza, la stessa necessità.

C’è chi è rassegnato, a un campionato disastroso, c’è chi invece ancora non ha la percezione del pericolo. Sbagliano entrambi. La Ternana ce la può fare, ma deve vincere. Subito.

Abbiamo vissuto una settimana strana. Lucarelli non ha mai parlato, l’ultimo (e unico) giocatore a farlo è stato Dionisi. Poi nulla più. Oggi addirittura la conferenza stampa del direttore sportivo: piena di luoghi comuni e di bugie bianche. Lucarelli che deve essere concentrato (come se altrimenti non lo fosse), il gruppo più unito (mai sentito dire di un gruppo poco unito), le prestazioni che avrebbero meritato di più (come se per ogni risultato non ci fosse una spiegazione) o addirittura il fatto di non aver mai pensato a cambiare allenatore (sarebbe poco credibile: come abbiamo avuto modo di dire poco strategico). Ma va bene, anzi, in certi casi è lodevole. 

Questa settimana però non si è parlato molto di calcio, che alla fine è il nocciolo della questione. Chi affronterà il Venezia? Chi avrà l’onere e l’onore di far risplendere ancora i colori rossoverdi, di suonare la carica? Di far partire il primo attacco, di sentirsi come gli spartani alle Termopili o gli Indiani o come gli uomini del generale Custer a Little Bighorn. Per chi non lo sapesse queste battaglie, passate alla storia come eroiche nella loro sostanza, videro vincere gli altri, quelli più forti, quelli con più uomini in campo. Ma a un costo enorme e con una grande fetta di eroismo (o presunto tale). Qualcuno sbagliò strategia, scelte, bivi. Sempre con la speranza che però alla fine si potesse sovvertire il pronostico.

Quale sarà il vestito della Ternana, quale sarà l’11 scelto da Lucarelli, quale sarà il tema tattico della partita, quale sarà la mossa a sorpresa. E quale sarà poi il percorso che la squadra dovrà avere se dovesse passare questo esame? Senza dover scomodare eventuali considerazioni future se invece non dovesse andare come ci aspettiamo…

Ci aspettiamo Viviani in campo come se potesse cambiare tutta la squadra. E magari fosse così. Ci aspettiamo di vedere i “senatori” carichi al punto giusto che possano infondere coraggio ai ragazzi che finora hanno dimostrato di reggere l’urto della B. Serve gente con le spalle grosse oppure con l’incoscienza. Serve il Corrado dello scorso anno, serve a prescindere Falletti, serve l’esperienza e la solidità di Sorensen, Capuano e Mantovani. Serve l’esplosività di Raimondo e Dionisi. Serve la corsa di Favasuli, la fisicità il tocco di Pyythia, servono la grinta e la corsa di Diakité. Serve la sponda di Favilli. Servono i riflessi di Iannarilli, servono le incursioni di Luperini e Casasola. Serve la fisicità di Celli. O magari la freschezza di Distefano e Lucchesi. Serve un Labojko più incisivo di quello che abbiamo visto finora. Magari serve de Boer che ancora non abbiamo visto. Servono contro il Venezia e serviranno ancora. Mischiati nel miglior modo possibile. Ognuno di noi ha le sue idee su come dovrebbe giocare la Ternana e anche su chi dovrebbe giocare. 

Lucarelli (senza fare la conferenza stampa sarà stato ancora più concentrato!) si gioca tantissimo della sua stagione in 90 minuti. E al di là delle parole, poi conta il campo. E qualsiasi cosa succeda, qualsiasi sia l’avversario, la Ternana dovrà vincere. Per sbloccarsi di nuovo e continuare a farlo. E quindi Forza Fere. 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 03 novembre 2023 alle 18:00
Autore: Ternananews Redazione
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