Una sfida d’altri tempi per scrivere il futuro

Una sfida d’altri tempi per scrivere il futuro

Massimo Laureti

Torna una partita segnata da grandi protagonisti, confronti mai banali ma stavolta la posta in palio è altissima. Vicenza e Ternana di nuovo una di fronte all’altra. Sono storie che s’intrecciano quelle tra due squadre di provincia che hanno avuto momenti di straordinario fulgore trascinate da personaggi straordinari. Società a volte virtuose anche se incappate in rapide discese dopo i trionfi degli anni settanta (Ternana) degli anni 80 (Vicenza). Ora le due squadre si ritrovano una di fronte all’altra in una doppia sfida che dovrà eleggere chi, tra le due, dovrà affrontare la vincente dell’altra semifinale (Pescara e Cerignola) nell’ultimo, impervio, tratto di strada che condurrà alla serie B.

C’è chi ha definito il confronto di stasera come una finale anticipata. Non ci piace etichettare in questo modo la partita, sembra quasi un gesto offensivo nei confronti delle altre due contendenti, del Pescara che pure ha trascorsi importanti sia in B che in A, come del Cerignola che a queste vette non era mai arrivato, proveniente com’è da una lunga trafila di successi cominciati dal campionato Interregionale. Percorsi diversi che portano tutti alla stessa meta: la serie B. Un po’ come il detto “tutte le strade portano a Roma” anche se in questo caso la capitale (promozione) la vedrà una soltanto delle contendenti.

Vicenza e Ternana arrivano al faccia a faccia avendo percorso strade simili in campionato, diverse nel primo atto dei play off. Tutte e due sono le deluse di lunghi testa a testa che hanno premiato Padova e Entella, in vacanza già da un po’ di tempo. Nel quarto di finale playoff però il Vicenza ha fatto subito la voce grosse: vittoria a Crotone e replica tre giorni dopo al Menti. La storia della Ternana invece è diversa. Ha perso la prima col Giana Erminio per prodursi in una rimonta vincente nel ritorno. Questione di adattamento, di conoscenza tra il tecnico nuovo di zecca (Liverani è arrivato il primo aprile) e la squadra. Vecchi dall’altra parte lavora da due anni con lo stesso gruppo.

Tutte e due le squadre però hanno dimostrato di essere in buona salute e di avere carte importanti da giocarsi in questo faccia a faccia che stasera consumerà i primi novanta minuti dei 180 totali. E se sarà situazione di parità, anche nei gol segnati, alla fine delle due partite, si procederà con i tempi supplementari e, eventualmente, con i calci di rigore. da giocarsi mercoledì prossimo al “Liberati”. Questo è l’unico vantaggio concesso dal sorteggio ai rossoverdi: essendo entrambe teste di serie non c’è più l’opzione che lanciava al turno successivo la squadra con la migliore classifica nella regular season.

Si ragiona su 180 minuti ma ognuna delle due partite avrà una storia a se

L’hanno detto sia Liverani che Vecchi alla vigilia: ogni partita sarà una storia a se stante. Ovvero, vietare affrontare la prima con il pensiero a quello che potrà succedere nel ritorno. I primi novanta minuti peseranno tanto e anche per questo dovranno essere affrontati con l’idea di ottenere il massimo. Pensare al pareggio puntando sul favore del ritorno in casa sarebbe un errore gravissimo. La storia dei playoff di quest’anno l’ha dimostrato. Soltanto la Ternana è riuscita a ribaltare il risultato nel ritorno ma contro un avversario che, con tutto il rispetto, alla verifica del campo è parso decisamente inferiore. All’andata l’aveva fatto sembrare grande una Ternana troppo titubante.

Probabile comunque che stasera sarà il Vicenza a forzare i tempi, o almeno a provarci. E lì si peserà la forza tecnica e morale della Ternana che in campionato contro le grandi non ha mai fatto un figurone: Ma qui la storia è diversa. I tempi per la rimonta non ci sono, si decide tutto in due partite. Sbagliare la prima potrebbe costare carissimo e la Ternana non può permetterselo anche perché, Ancor più che per il Vicenza, il passaggio di categoria rappresenta uno snodo fondamentale per il proprio futuro immediato e a medio termine con la questione stadio che si staglia, imponente, sullo sfondo.

Il passato non premia la Ternana ma in campo non va la storia.

35 i precedenti tra le due squadre, 17 quelli giocati al Menti con 4 vittorie rossoverdi, 4 pareggi e nove sconfitte, l’ultima esterna (3-1) stagione 2021-22 dopo il 5-0 del trionfo rossoverde all’andata. Ma questo è il passato. La storia si scrive oggi. Vecchi ci proverà adattando la sua squadra alle necessità del momento, ad una Ternana che è avversario temuro e rispettato. Non avrà il bomber Ferrari ma potrà contare su tanti altri elementi che costituiscono un mix eccellente tra esperienza e freschezza giovanile, sempre nel segno della qualità che è un po’ il marchio di questo Vicenza.

Ma la qualità non manca nemmeno alla Ternana che, scottata dalla gara d’andata con la Gianna Erminio, cercherà di proporsi con un atteggiamento diverso, più propositivo, forte delle certezze ritrovate nella partita di ritorno. Certezze che partono da una manovra che trova il proprio snodo naturale sugli esterni, a sinistra in modo particolare. Liverani ha trovato i gol di Ferrante da aggiungere a quelli garantiti fin qui da Cicerelli e Cianci. E’ alle prese con qualche assenza di troppo pareggiata con un paio di recuperi importanti. Potrà contare sugli undici iniziali e su una panchina che gli consentirà di apportare eventuali modifiche in corso d’opera. D’altro canto non si arriva secondi per caso.