Una sconfitta che spacca: ora sembra tutti contro tutti

Una sconfitta che spacca: ora sembra tutti contro tutti

Un dettaglio della maglia della Ternana Calcio

La delusione è forte, e non potrebbe essere altrimenti. La Ternana, dopo settimane di attesa e tensione, ha fallito l’appuntamento con la prima gara dei playoff. La sconfitta di Gorgonzola contro la Giana Erminio ha rinfocolato il malcontento e la delusione generale, che ora rischia di esplodere definitivamente. E sembra un tutti contro tutti: società, allenatore, squadra. Nessuno è esente da considerazioni, anche velenose, che arrivano dalla pancia della tifoseria.

Sicuramente nel mirino c’è la squadra e una prestazione sottotono, soprattutto nel primo tempo. Probabilmente hanno influito anche le aspettative dopo il sorteggio che almeno sulla carta sembrava aver sorriso ai rossoverdi. I giocatori – già criticati nella fase finale della gestione Abate – sono tornati nel mirino anche dopo l’ultima prestazione. Capuano e compagni sono accusati di essere “molli”, “scarichi”, addirittura “ancora legati ad Abate”. Insomma, un clima pesante, che chiaramente condiziona l’ambiente. L’insoddisfazione è palese: ci si aspettava di più da diversi protagonisti, anche da quelli (forse soprattutto da quelli) che hanno brillato durante la regular season.

Le critiche non hanno risparmiato neanche Fabio Liverani. All’attuale allenatore viene imputato certamente un cammino non esaltante nelle ultime partite di campionato (una vittoria, un pareggio e due sconfitte). La squadra, che al suo arrivo era ancora in corsa per la promozione diretta (sebbene con delle possibilità estremamente ridotte, viste le distanze in classifica), ora dopo la sconfitta nella partita di andata contro la Giana rischia di uscire subito dai playoff. A pesare però non sono solo i risultati, ma anche alcune scelte che non hanno portato frutti. Rimanendo soltanto all’ultima partita giocata, ad esempio, è finito sotto accusa per la posizione di Cicerelli, schierato inizialmente come seconda punta invece che largo a sinistra, dove ha dimostrato ancora una volta di essere molto più incisivo. In tanti, poi, non hanno capito la scelta di effettuare soltanto due sostituzioni su cinque disponibili. Ma in generale è stato l’atteggiamento della squadra ad essere sotto osservazione: non aggressiva come ci si poteva aspettare.

Nel mirino c’è però anche la scelta della società di esonerare Ignazio Abate. Una decisione che, in un primo momento, era stata digerita come naturale conclusione di un rapporto logoro fra i due protagonisti. Ma con il passare delle settimane — e con i risultati che non arrivano — sta crescendo il numero di tifosi che invocano apertamente il ritorno dell’ex tecnico rossoverde. Quell’esonero, oggi, torna a essere un tema caldissimo. E molto divisivo.

Fa quasi impressione pensare che solo poche settimane fa si parlava di playoff come una possibilità per tornare a sorridere, per lasciarsi alle spalle la retrocessione dalla Serie B e provare subito a risalire. E invece oggi l’ambiente è spaccato, nervoso, deluso. Un clima surreale. Eppure, tutto potrebbe ancora cambiare. Come? Con una vittoria. Mercoledì sera, al “Liberati”, contro la Giana Erminio. Per rimettere in piedi il sogno promozione e, soprattutto, per ricompattare un ambiente che oggi rischia di implodere.