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Una “nuova” Ternana, una “vecchia” mentalità: un punto nel futuro

A leggere fra le righe nelle dichiarazioni di Lucarelli si poteva capire che stava studiando qualcosa per avvicinarsi ancora di più alle caratteristiche dei giocatori a disposizioni senza snaturare quelli che sono i suoi principi.

Aveva difeso (giustamente) le sue idee, aveva sottolineato (a spot) le caratteristiche dei suoi giocatori. Mixando e mescolando viene fuori il 4-3-3, o il 4-3-fantasia inventato (almeno come locuzione) da Leonardo qualche tempo fa al Milan: vito che è difficile inscatolare Falletti su una fascia.

I detrattori di Lucarelli diranno che ci ha messo un girone ad arrivare ad una soluzione che lui aveva in tasca da 6 mesi. Posto che la risposta più logica sarebbe quella di dare la panchina a questi intenditori vanno fatte invece in maniera seria delle considerazioni più approfondite.

Intanto non è la prima volta che la Ternana gioca così: era successo in casa contro Parma (3-1) e Crotone (1-0) e in tutti questi casi Lucarelli ha voluto proteggere la squadra: offrire un’ancoraggio in più in un momento in cui la squadra aveva bisogno di certezze. Dopo di ché era tornato nei suoi binari. Ora il momento non solo è tornato delicato (soprattutto per i risultati) ma le considerazioni fatte da Lucarelli e dal suo staff sono state fatte proprio in considerazione del girone d’andata! Cosa ha portato e cosa ha tolto il 4231 con questo gruppo e con questi giocatori? In attacco la Ternana ha funzionato, ma non ovunque: dalla corsia di sinistra per esempio sono arrivati molti meno “eventi” che da altre parti e comunque in assoluto. Solo un gol (di Capone). In difesa la squadra non riesce a non subire (a volte anche senza troppa fortuna) perché meno protetta: dovrebbe esserci più pressing e la squadra più corta per supportare quel gioco. E così, dopo averci provato, avendo guardato negli occhi tutti e avendo avuto la possibilità di provare anche altre soluzioni durante la prima parte una svolta.

Decisiva? Non necessariamente.

Ma intanto al di là del salvataggio sulla linea di Capuano, la Ternana ha giocato una partita gagliarda, importante, frizzante. Avrebbe anche potuto vincerla: per occasioni e mentalità. E questa è la cosa più importante. Vi ricordate la partita di andata? Siamo sicuri che sono le stesse squadre, gli stessi giocatori? Nella Ternana è cambiata la mentalità e la consapevolezza, soprattutto in questa partita.

E se il centrocampo a 3 dovesse essere la coperta di Linus per questo gruppo ben venga allora. I principi di gioco tanto cari a Lucarelli possono esserci anche così: la dimostrazione ne è avvenuta oggi. Perché la grande differenza con le altre gare è stata proprio questa. Non subire necessariamente, ma essere Fere lo stesso

Ternananews Redazione

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