Stefano Bandecchi ha tuonato, Lucarelli e i suoi hanno aperto l’ombrello, si sono riparati dalla pioggia e alla fine, tornato il sole, hanno festeggiato una vittoria che vale doppio. La risposta migliore, l’unica che poteva dare la squadra alle accuse mosse dal numero uno. Tre gol al Parma, come all’andata. Tre gol a una squadra che in casa ne aveva subito nove soltanto. Un’impresa. E come tutte le azioni epiche ha avuto dei contorni eroici. Tra alti e bassi, tra giocate da applausi e qualche errore che ha fatto urlare di rabbia i quasi trecento tifosi saliti al Tardini.

Ma al tirare delle somme si può affermare che questa di Parma è stata una grande Ternana. Per qualità di gioco ma anche per tenuta fisica e soprattutto coraggio, cuore. Quel cuore indispensabile per uscire indenni dagli attacchi di una tra le squadre con maggiore qualità offensiva.

L’avvio prepotente, i due gol che sembravano aver chiuso la partita prima ancora che cominciasse avevano regalato un’immagine trionfale della Ternana. Almeno nel nostro immaginario.

Invece, complice anche qualche disattenzione, il Parma ha rimediato quasi subito. E allora si è messa anche male perché il contraccolpo psicologico avrebbe potuto far danni ancora maggiori del “Mudo” Vazquez o del guizzante Mann.

Invece la tenuta mentale della Ternana è stata anche superiore alle attese. E quel secondo tempo giocato subito con l’intento di andare a far male, di andare a vincere la partita è stato la chiave della vicenda. Pettinare, il migliore in campo, ha fatto centro e da quel momento in poi tutti sono diventati eroi. Tutti hanno indossato la corazza che nell’antichità serviva a ripararsi dalle frecce nemiche. Oggi quella corazza ha rimbalzato conclusioni in porta e colpi di testa, mischie e spintoni. Insomma, una Ternana che ha vinto con merito giocando bene e soffrendo il giusto.

Che avrebbe potuto farlo con minore difficoltà se Minelli avesse accordato il rigore per il fallo su Agazzi alla metà del primo tempo. Aveva già sbagliato il suo collaboratore sul gol di Donnarumma segnalando un fuorigioco inesistente. Il fischietto di Varese ha aggiunto la propria perla. Ma tant’è. Oggi si può soprassedere visto il risultato ma l’errore va aggiunto alla lunga lista.

Tornando alle note positive lo è a metà quella di Donnarumma. Per lui subito gol, l’ottavo stagionale, poi di nuovo l’infortunio. In pochi minuti ha confermato quanto può essere importante in questa squadra anche giocando con Partipilo e Pettinari.

Ma alla fine, visto che contano i numeri, l’aspetto più importante di questo festival del gol è quello relativo alla classifica. L’Alessandria ne ha presi tre ad Ascoli: la zona play out adesso è stata rimbalzata a otto punti.

Si può tirare un sospiro di sollievo. Ma piccolo perché martedì si torna in campo e la Spal è una di quelle squadre da tenersi dietro nonostante il primo gol in campionato di Pepito Rossi.

All’andata fu doppia vittoria casalinga. Nel ritorno sapremo martedì sera se ci sarà stata la replica come in tutte le fiction che si rispettano.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 19 febbraio 2022 alle 16:37 / Fonte: di Massimo Laureti
Autore: Ternananews Redazione
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