Gli 0-0 possono avere dei sapori completamente diversi. E molto, chiaramente, lo fa l’avversario. Già il pari di domenica scorsa a Monopoli (visto il pareggio in contemporanea della Reggina con il Bari) aveva fatto storcere il naso a qualcuno. I più esigenti, magari. Perché comunque, al di là del fatto che vincere è sempre meglio che pareggiare, la possibilità di recuperare ancora punti alla Reggina era preventivabile.

Questo fa storcere il naso a tutti. Perché al di là del risultato della Reggina (che ora ancora non conosciamo) è a prescindere un’occasione persa. Pareggiare in casa con l’ultima in classifica non è certo una medaglia da appuntarsi sul petto. È vero che la Ternana sta giocando spesso (vedi recuperi e coppa Italia). Ed è vero anche che c’era un rigore grande come una casa che non può non influire sulla partita. Ma è anche vero che questo secondo 0-0 consecutivo è brutto da digerire. Perché è arrivato dopo una conduzione di partita della Ternana tutt’altro che spumeggiante o arrembante. Non c’è stato un dominio (come nelle precedenti partite steccate in casa) e alla fine di occasioni importanti da parte dei rossoverdi ne tiriamo fuori due o tre.

La nota positiva è che per 180 minuti di seguito la Ternana non subisce gol (in campionato, 270 considerate la coppa). Che la difesa regge nonostante gli infortuni (solo un gol preso, peraltro su rigore, in questo 2020), ma per il resto la Ternana ha fatto un passo indietro.

La squadra propositiva e arrembante, frizzante e divertente delle al partite al Liberati in questa seconda parte della stagione, oggi non l’abbiamo vista. E nelle poche occasioni da gol nitide create non c’è stata quella dose di cinismo che avrebbe permesso ai rossoverdi di affrontare la settimana che porta alla Reggina con una grande serentià e consapevolezza.

Questo pareggio riapre le discussioni, quello di Monopoli no. La Ternana si dimostra ancora una volta in difficoltà - in casa - con le piccole. E un mezzo sgambetto dall’ultima in classifica non ci voleva proprio. Per il morale e per la classifica.

La Ternana insegue e quindi non può permettersi di sbagliare. Può giocarsi pochissimi jolly sperando sempre che davanti la Reggina rallenti. Ma buttare due punti in casa contro la Sicula equivale a un mezzo suicidio. Per quanto possano esserre migliorati i nostri avversari e per quanto non bisogna mai sottovalutare nessuno. La Ternana aveva l’obbligo della vittoria: indipendentemente dalla formazione, dalle scelte di Gallo, dal gioco espresso, dai protagonisti in campo.

Invece i primi a deludere, stavolta, sono stati proprio i tenori. I tre più esperti che non sono riusciti a piazzare l’acuto vincente. I tre più esperti: Torromino, Marilungo e Vantaggiato stavolta non hanno portato benefici. E la Ternana, orfana di Partipilo, non è riuscita a seguire l’onda del successo.

Ora, in attesa della partita della Reggina, bisogna solo pensare a vincere lo scontro diretto, e poi continuare ad inseguire. E non bisogna mai pensare di mollare. Mai. Non certo ad inizio febbraio

Sezione: Editoriale / Data: Dom 02 febbraio 2020 alle 18:03
Autore: Ternananews Redazione
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