Parto subito dalla "vexata quaestio" del calcio di rigore, così mi levo il pensiero.

Al di là delle varie e a volte estemporanee correnti di pensiero in ordine alla regolarità o meno della decisione assunta dal comunque "pessimo" direttore di gara Guida e della massa di "amenità" emerse dai commenti emersi da "lassù", tutti tesi a confermare faziosamente la bontà dell'operato dell'arbitro, resta il fatto che il signore in nero (o in giallo) bene avrebbe fatto almeno a consultare il famigerato VAR prima di assumere la cervellotica decisione di negare alla Ternana un rigore a modesto avviso del sottoscritto "solare", non fosse altro perché casi simili erano stati giustamente sanzionati in precedenza con un sacrosanto penalty (vedi Como-Reggina).

Il fatto è che ormai siamo letteralmente alla barzelletta circa l'interpretazione della normativa VAR, a conferma del totale pressappochismo che regna sovrano nel caotico e confuso mondo pallonaro italiano.

In ogni caso sarei stato curioso di vedere come avrebbero reagito gli "obiettivissimi" perugini a parti invertite...

Punto e a capo.

Quanto al risultato di parità scaturito a fine partita è fuori discussione che sia quello più giusto per quello che si è visto in campo.

Un tempo per uno... non ha fatto male a nessuno.

Ma rimane la sgradevole impressione che se i rossoverdi non avessero letteralmente regalato il primo tempo agli avversari, complice un modulo eccessivamente ed inspiegabilmente difensivo adottato all'inizio da mister Lucarelli (troppa prudenza? Sopravvalutazione degli avversari?), la Ternana avrebbe fatto un sol boccone di un Perugia assolutamente mediocre sotto il profilo tecnico e nettamente in difficoltà per tutto il corso della ripresa, mister Alvini per primo.

Un mal vezzo quello di regalare i primi 45' agli altri che sta diventando purtroppo tipico dei rossoverdi, un "vizio" cui il tecnico livornese farebbe bene a porre rimedio quanto prima, onde evitare di concedere a compagini oggettivamente meno attrezzate della Ternana (vedi Perugia e non solo) chances importanti.

Perché le Fere viste all' opera al Curi nel secondo tempo del derby non sono seconde a nessun altra formazione della Cadetteria.

Vero: l' ingresso in campo di Palumbo e Partipilo, sia pure a mezzo servizio, ha fatto pendere in maniera esponenziale la bilancia dalla parte dei rossoverdi, di fronte a una squadra capace solo di correre e di buttarla sul piano agonistico, che però nel corso della prima parte della gara era riuscita a chiudere i nostri nella trequarti difensiva (creando peraltro solo due o tre occasioni importanti, rigore e gol compresi), complice l' atteggiamento eccessivamente rinunciatario adottato dalle Fere.

Ma se Lucarelli ha ritenuto Palumbo e Partipilo in grado di poter giocare almeno per un tempo, perché non li ha inseriti subito fin dal fischio d' inizio?

Perché la Ternana non dovrebbe mai rinunciare a quelle che sono le sue caratteristiche tipicamente offensive, magari correndo anche qualche rischio di più in difesa, ma cercando nel contempo di far valere le notevolissime qualità tecniche sia del suo gioco, che dei suoi giocatori.

E si torna quindi al problema ancora non del tutto risolto della reale identità della squadra.

Per carità, il pareggio di Perugia va bene, ma quel sapore agrodolce scaturito al termine della partita, bestialità del rigore non concesso a parte, assomiglia tanto a quello di Lecce e di Frosinone...

La speranza è che ora, fin dal prossimo quasi derby con l'Ascoli del giorno di Santo Stefano, la Ternana possa trovare quella continuità di rendimento non circoscritta solo ai secondi tempi, evitando innanzitutto di passare in svantaggio nel corso dei primi 45 minuti di gara (come troppo spesso sta accadendo) e cercando anzi di fare subito la voce grossa.

Tempo per la prudenza semmai ci sarà nel prosieguo della gara, magari, però, con un paio di gol già in saccoccia.

Chiudo questo editoriale come già detto "in agrodolce" con un caloroso plauso agli 843 tifosi rossoverdi presenti nell' occasione al Curi.

Loro si che sono usciti nettamente vincitori per calore e per coreografie dal confronto con i supporters del Grifo, a conferma che l' "Umbria di sotto" come sempre sovrasta "quella di sopra" quanto ad attaccamento ai colori della propria squadra del cuore !

E senza il bisogno di esibire (sia allo stadio, che soprattutto sotto il palazzo del governo regionale...)  idioti striscioni inneggianti alla superiorità delle genti Naharke su quelle Etrusche, come invece è successo al contrario dalle parti del capoluogo...

In conclusione voglio porgere a Voi tutti i migliori auguri per un sereno Natale da trascorrere felicemente con i vostri cari, cercando almeno per un po' di dimenticare il difficilissimo momento che stiamo attraversando. 

Per gli auguri di Capodanno c'è ancora tempo... 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 23 dicembre 2021 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
vedi letture
Print