Un comunicato, 5 righe e 3 fronti aperti

Un comunicato, 5 righe e 3 fronti aperti

La Ternana fa chiarezza sul futuro del club.

Dopo l’annuncio in conferenza stampa, della presidente Claudia Rizzo (stavolta al fianco del capitano, invece che di Ferrero: un’immagine certamente evocativa di un nuovo percorso) è arrivato anche il comunicato. Che mette certamente un punto fermo, importantissimo per il futuro del club e che continua un percorso già ampiamente indicato nei comunicati precedenti per la gestione del club.

Quello che interessava principalmente la Ternana e i suoi tifosi è che le scadenze verranno onorate e che la società non avrà ulteriori penalizzazioni: già i 5 punti sono stati una bella mazzata. Sono solo 5 righe, ma sono le basi per il futuro. 5 righe a cui bisogna aggiungere anche le ultime 3 in cui si dice chiaramente che nonostante la disponibilità da parte dei giocatori a un dilazionamento, gli stipendi saranno pagati per intero.

Un futuro che è complesso e frastagliato, con mille fronti aperti.
Primo fronte: la convenzione Stadium-Comune di Terni che è ora al vaglio per conflitti di interesse. Evocati finora, mai accertati. Tutto l’iter di stadio/clinica che ha ovviamente mosso la famiglia Rizzo ad arrivare a Terni (considerato ancora sub iudice anche nel comunicato) deve essere libero e pulito per consentire questo investimento imprenditoriale sul territorio. Ma per capire meglio i contorni della vicenda, entro la quale si muoverà la famiglia Rizzo, si dovrà aspettare almeno questo esame da parte di “prestigiosi amministrativisti”, come si legge nel comunicato.

Secondo fronte: la revoca della Pucci e il ruolo di Forti. Sono assolutamente confermate le voci, rilanciate ieri da UmbriaTag24, che la Pucci – avviando la pratica della crisi d’impresa ha messo in difficoltà la nuova nomina e la famiglia. Da qui due considerazioni: è l’ennesima volta che la famiglia Rizzo si trova in difetto rispetto a quanto succede dentro casa propria. Speriamo che le defaillance siano finite. La seconda è che a prescindere da quanto successo nei giorni precedenti l’assemblea dei soci Tiziana Pucci e Massimo Ferrero sono fuori dalla Ternana: sarà una strada più lunga, ma non ci sono dubbi. E Forti sarà in società.

Il terzo fronte è rappresentato ancora una volta da Bandecchi. Mai nominato nel comunicato (neanche quando si parla proprio del Sindaco). Non ci sarà incontro in Comune, viene sconfessata l’intervista di Bandecchi di stamattina in cui lo stesso sindaco parlava di compromessi fra squadra e società e si continua a ripetere il concetto di ampia libertà di manovra come condizione non trattabile. Come se qualcuno (ovvero il Sindaco) abbia voluto condizionare i comportamenti dei Rizzo. Su questo terzo fronte sinceramente non abbbiamo capito cosa c’entrano gli emolumenti da pagare a febbraio. Da quello che possiamo capire, in questo passaggio volutamente criptico del comunicato, è che o entro febbraio alcune situazioni verranno chiarite o – con le dovute spiegazioni dell’atto – la Ternana non pagherà gli stipendi.

Ecco quest’ultimo punto – se lo abbiamo interpretato bene – non lo condividiamo affatto. Utilizzare la sopravvivenza della Ternana per continuare le proprie (legittime) battaglie non è giusto. Proprio in virtù dell’indipendenza sbandierata dalla famiglia Rizzo, anche noi ci appelliamo allo stesso concetto. Indipendenza. La Ternana non può entrare in logiche di contrapposizione o addirittura essere strumento all’interno di una situazione conflittuale. La Ternana costituisce un bene particolare. Di cui la famiglia Rizzo ora ne è proprietaria e gestrice, ma deve essere rispettata (esattamente come è stato fatto, con grande determinazione finora) la squadra, la tifoseria e la città.