Un altro mattoncino

Esultanza Ternana Ph. A.Mirimao

Ai festeggiamenti del centenario hanno voluto partecipare anche i giocatori, come era auspicabile. Non scontato, per carità. Soprattutto per come si era messa, dopo neanche 90 secondi, con un gol subito sul groppone da dover assolutamente recuperare. E la squadra lo ha fatto. Con carattere, con qualità e con pazienza. Lo ha fatto con la squadra che Liverani ha scelto per approcciare al Pineto sia con i cambi. E questa probabilmente è la migliore notizia che si poteva tirare fuori dal pomeriggio del Liberati.
Se nel primo tempo la squadra, pur recuperando, è sembrata più lenta, nel secondo con una spinta offensiva maggiore, la squadra ha avuto una fisionomia ancora più netta. E’ evidente che ogni calciatore ha le sue caratteristiche e che quindi ognuno porta quello che ha e che gli riesce meglio. E questo determina anche l’atteggiamento della squadra. E’ normale vedere una squadra più votata all’attacco con Orellana, Dubickas e Ferrante contemporaneamente in campo, insieme a Romeo sulla destra. Diverso è se ci sono Balcot, Garetto e Leonardi nelle stesse posizioni. Ma questo non significa che la Ternana giochi meno bene: semplicemente in maniera diversa. Dipende sempre da quelle che sono le necessità – iniziali – del piano gara.
Però questa Ternana, anche stavolta, ha aggiunto un mattoncino alla propria crescita. Sa che c’è un vestito da mettersi e che può essere più sportivo o più elegante. C’è uno spartito sul quale poter improvvisare seguendo però la melodia.
Questa è una Ternana che ha carattere e che giornata dopo giornata acquisice anche la consapevolezza di avere qualità. Anche in panchina, al di là dei big. Scopre anche di avere una difesa di leader: Capuano, Martella e Donati sono tre colonne per la categoria. Anche se poi c’è il rovescio della medaglia: la Ternana ancora una volta prende gol. Come è possibile? In 8 partite soltanto una volta la squadra non ha preso gol. E anche in questa circostanza il gol è arrivato più per una disattenzione (in questo caso generale, sul calcio d’angolo) piuttosto che per una bella giocata avversaria. Fra errori evidenti, situazioni molto fortunose e sbavature i gol subiti sono 7. Una situazione da correggere, visto che la fase offensiva comunque è tornata ad essere produttiva. Sapere di poter contare su giocatori importanti ma non sull’impenetrabilità sembra un paradosso.
Questa squadra, con questo potenziale offensivo (non solo i “titolari”, appunto, con un Dubickas che continua ad essere decisivo in ogni partita) può – nonostante il ritardo in classifica – ancora recitare un ruolo da protagonista in questo campionato. Una mina vagante. Riprendersi in mano il proprio destino, come è giusto che sia dopo mesi di incertezze.