Tra proclami e realtà: la Ternana non lancia la campagna abbonamenti

Stefano Bentivogli
La Ternana inizia il campionato con 2 punti di penalizzazione e possibili cessioni eccellenti. Tifosi delusi: nessuna campagna abbonamenti Ternana lanciata.
Stefano Bandecchi ha stupito tutti dichiarando che, con il nuovo stadio, “la Ternana oggi vale più della Juventus”. Parole ambiziose, forse proiettate in un futuro ideale, ma che stridono con la situazione attuale. Mentre si favoleggia di tesori e paragoni illustri, la realtà odierna del club rossoverde è ben più amara e preoccupante: la squadra affronterà il prossimo campionato di Serie C partendo da una penalizzazione di 2 punti e navigando in acque finanziarie agitate. In altre parole, i sogni grandiosi cozzano contro fatti concreti che inquietano tifosi e ambiente.
Penalizzazione di 2 punti e cessioni: la dura realtà
La realtà sportiva e gestionale della Ternana fotografa un club in difficoltà. È ormai certo che i rossoverdi inizieranno la stagione con -2 in classifica, frutto di inadempienze amministrative che hanno portato alla sanzione federale. Il motivo è legato al mancato rispetto di scadenze finanziarie fondamentali – ad esempio pagamenti di stipendi e contributi dovuti – entro i termini previsti, fatto che ha già causato deferimenti e penalità anche in passato. Bandecchi minimizza definendo questi due punti in meno “non una tragedia”, ma per i tifosi vedere la propria squadra partire già attardata in classifica è motivo di sconforto e rabbia.
Come se non bastasse, sul fronte della rosa si prospettano cessioni eccellenti. La società, alle prese con bilanci in rosso, ha di fatto messo tutti sul mercato per ridurre i costi: un recente comunicato ha persino annunciato il ritorno di una bandiera come Carlo Mammarella nello staff, ma “con la licenza di cedere tutti i calciatori”. Ciò significa che i pezzi pregiati della squadra potrebbero presto fare le valigie, indebolendo ulteriormente una rosa che dovrà lottare con un handicap in classifica e un futuro societario incerto. Il rischio è quello di ritrovarsi con una squadra drasticamente ridimensionata, lontana anni luce da quella Juventus evocata nei proclami.
Tifosi trascurati: campagna abbonamenti Ternana ancora assente
In questo scenario turbolento, a pagarne le spese sono soprattutto i tifosi – sempre più delusi e trascurati. Mentre si rincorrono annunci roboanti sul nuovo stadio e promesse di rilanci futuri, chi sostiene la squadra sugli spalti viene lasciato in secondo piano. Un dato su tutti è emblematico: a pochi giorni dall’inizio della nuova stagione, manca ancora la campagna abbonamenti Ternana. La società non ha nemmeno presentato l’offerta di abbonamenti stagionali per i tifosi, un fatto incredibile se si pensa che il campionato è alle porte. Di solito l’estate è il periodo in cui si lanciano gli abbonamenti e si rinnova il patto di fiducia con la tifoseria. Quest’anno invece tutto tace.
Molti sostenitori rossoverdi si chiedono “a quando la campagna abbonamenti?.” Ad oggi, regna un silenzio assordante da parte del club, che lascia i tifosi nel limbo e alimenta il malcontento. Non si tratta solo di una questione simbolica: l’assenza di una campagna abbonamenti è un segnale di disorganizzazione e di distanza dalla propria gente, oltre a rappresentare un danno economico autoinflitto. Ogni abbonamento non venduto è un mancato ingresso di liquidità nelle casse societarie, peraltro già esauste. Incredibilmente si rinuncia ai soldi dei tifosi, quelli più fedeli che ogni anno corrono a sottoscrivere la tessera e a garantire il proprio supporto. Vale la pena ricordare che persino l’anno scorso, nonostante le enormi difficoltà societarie, la dirigenza riuscì ad avviare la campagna abbonamenti già il 23 luglio. Oggi, al 2 di agosto, di quella campagna non v’è traccia. Questo ritardo senza spiegazioni ufficiali viene vissuto come uno schiaffo alla passione di una piazza calorosa come Terni, che si sente abbandonata proprio nel momento del bisogno.
Promesse vs. realtà: il malumore della piazza
Il contrasto tra i proclami ottimistici di Bandecchi e la realtà quotidiana sta esasperando il malumore della piazza. Da un lato si parla di un futuro radioso – con un nuovo stadio in arrivo e addirittura la pretesa che la Ternana abbia un valore superiore a club blasonati come la Juventus – dall’altro i fatti raccontano di una società che fatica a gestire l’ordinario. Penalizzazioni in classifica, stipendi arretrati, giocatori sul piede di partenza, comunicazione latitante: elementi che stanno logorando la pazienza dei tifosi. Sui social network e nelle piazze cittadine il tono dei commenti è sempre più critico, tra chi chiede rispetto e trasparenza e chi teme per il futuro stesso della squadra.
In conclusione, la Ternana di oggi sembra ben lontana dal “tesoro” decantato a parole. Prima di poter ambire a paragoni con i giganti del calcio italiano, il club dovrà risolvere i propri problemi interni e ricucire il rapporto con i tifosi. Senza una base solida e senza il sostegno della sua gente, qualsiasi sogno di gloria rischia di rimanere un castello in aria. I tifosi delle Fere meritano chiarezza, rispetto e una società all’altezza della loro passione – non solo promesse futuristiche, ma gesti concreti qui ed ora. Un vero tesoro, per una squadra di calcio, è il legame indissolubile con i suoi supporter: un patrimonio che a Terni, purtroppo, in questo momento storico sembra essere stato dimenticato.