Ternana, un 2025 da archiviare in fretta: tra salvezza societaria, centenario e mille tempeste
dettaglio maglia Ternana 25-26
Dalla corsa alla Serie B alla notte dell’Adriatico
Il percorso stagionale fu comunque di rilievo. Liverani riuscì a creare delle connessioni con la squadra, arriva in finale con un splendido cammino che però si concluse nella notte amarissima dell’Adriatico: sconfitta ai calci di rigore nella finale playoff contro il Pescara.
Il tutto mentre scoppiavano letteralmente in mano alla proprietà i problemi economici. La Ternana rischia di non scriversi, interviene il sindaco Stefano Bandecchi che grazie alla convenzione con la Ternana Woman (questione che poi diventerà centrale nel rapporto mai nato fra l’attuale amministrazione comunale e la famiglia Rizzo) e alla mediazione di Mangiarano, riesce a salvare il club, e contestualmente invita pubblicamente i D’Alessandro a cedere la società. Per far fronte all’emergenza incredibile, viene richiamato Carlo Mammarella con il compito di ridurre i costi e agevolare il passaggio di mano, a fronte di un disavanzo di circa 14 milioni di euro che spaventava la gran parte dei potenziali acquirenti.
Il cambio di proprietà e il caos societario
L’estate fu segnata da lunghe due diligence, da un mercato in uscita finalizzato alla riduzione del monte ingaggi – anche in vista dell’entrata in vigore del salary cap dalla stagione successiva – e da un mercato in entrata improntato alla sostenibilità economica. La squadra navigava a vista, con pochissimi punti di riferimento e tante voci intorno. Con il campionato già iniziato, a settembre arrivò l’annuncio che cambiò lo scenario: “La Ternana è dei Rizzo”, con Massimo Ferrero nominato consulente personale della famiglia.
Il 2 ottobre 2025, giorno del centenario della Ternana Calcio, avrebbe dovuto rappresentare un momento di unità e celebrazione. È stato invece l’inizio di una lunga serie di iniziative organizzate principalmente da Comune e Centro Coordinamento Ternana Clubs, con il club spesso in posizione defilata, più da ospite che da protagonista. La Ternana è stata celebrata, ma senza mai scendere realmente in campo in prima persona per i propri tifosi.
Sullo sfondo – come se tutto questo non bastasse – il durissimo scontro politico sul progetto stadio-clinica, con protagonisti Bandecchi e la presidente della Regione Stefania Proietti, culminato con il ricorso al TAR dell’Umbria.
Sul finire dell’anno, l’ingresso sulla scena dell’avvocato Manlio Morcella, legale scelto dalla famiglia Rizzo, per sciogliere alcuni nodi rimasti irrisolti all’impronta dell’indipendenza del club nei confronti di fattori esterni. Nel frattempo, il cambio dell’amministratore unico da Tiziana Pucci a Fabio Forti e l’allontanamento di Massimo Ferrero, passato da consulente di fiducia a figura sempre più discussa. Il tutto aggravato da decisioni mai spiegate pubblicamente, come i licenziamenti di Gabriele Mecheli e Lorenzo Modestino.
La società è stata gestita in rappresentanza della famiglia da Claudia Rizzo, giovanissima presidente. Sempre appoggiata dal papà e della mamma, che però solo il 29 dicembre si sono presentati ufficialmente alla squadra: fino a quel momento Gian Luigi Rizzo e Laura Melis non avevano mai incontrato Capuano e compagni. L’unico confronto precedente era avvenuto a Roma, a Villa Claudia, tra il professor Rizzo, Fabio Liverani e Massimo Ferrero.
Infine, prima che cali il sipario sul 2025 poteva mancare il colpo di scena: torna Diego Foresti (esonerato da D’Alessandro e ancora sotto contratto) con un ruolo tutto nuovo: responsabile dell’area tecnica e del settore giovanile. A lui il compito di “condurre in completa sintonia con la proprietà, ed in particolare con il Mister Liverani, cui va ribadita la piena fiducia della Famiglia Rizzo, la prossima campagna acquisti, finalizzata a migliorare tecnicamente la prima squadra”.
E la squadra? Inevitabilmente ha pagato tutto questo. Le incertezze estive, i problemi societari e anche la penalizzazione di cinque punti hanno inciso sul rendimento e sull’umore dell’ambiente.
Nonostante ciò, il gruppo ha mantenuto un buon passo: 31 punti conquistati sul campo, ai quali vanno sottratti i tre della gara contro il Rimini (poi estromesso dal campionato) e i cinque di penalizzazione.
Sul piano sportivo, la “chicca” del 2025 resta la vittoria per 1-2 al “Curi” contro il Perugia: il primo vero acuto della Ternana di Fabio Liverani, arrivato nel derby numero 100, proprio nell’anno del centenario.
Per molti tifosi, il 2025 della Ternana Calcio è stato una moderna versione delle dieci piaghe d’Egitto. Un anno da chiudere in fretta, nella speranza che il futuro sappia finalmente riportare serenità e stabilità al mondo rossoverde.
