Forse pensare che il Cittadella finora era la squadra che situazioni di svantaggio era quella che aveva fatto più punti, bisognava prenderlo in considerazione. Visto che il carattere dimostrato dai veneti (oltre alla grande qualità di Cassano e di Vita che hanno messo in difficoltà in nostri difensori e centrocampisti) ha messo sotto la Ternana e non l’ha fatta ragionare.
La Ternana è riuscita a recuperare, forse quando meno se l’aspettava (era previsto Sorensen centravanti per cercare di sfruttare anche i palloni alti), una partita certamente importante ma che per certi versi ha buttato via. Almeno in parte.
Dopo un avvio supervivace, il botta e risposta si è spostato anche nei gol: Falletti e subito dopo Maiestrello. Il problema - per i rossoverdi - è che però il Cittadella non ha smesso. E la Ternana invece ha accusato il colpo: marcature un po’ troppo morbide, centrocampo meno aggressivo del solito, punte isolate. E a parte il rigore, nel primo tempo, un paio di conclusioni ribattute e nulla più. Invece il Cittadella è sembrato pericoloso ogni volta che - soprattutto nel primo tempo - decideva di attaccare. Sicuramente la buona forma di due giocatori importanti come Cassano e Vita, ma in generale sembrava che la Ternana fosse svagata e il Citta più determinato.
Strano. Perché doveva essere la Ternana quella che aveva bisogno di recuperare terreno e punti. Non può permettersi ormai di fare ulteriori passi falsi, in questa posizione di classifica. Soprattutto contro squadre come il Cittadella che - almeno sulla carta - sono alla portata del gruppo rossoverde. Anche perché bisognava dare continuità alla vittoria contro la Reggiana.
Il punto ripreso con il tiro di Sorensen, improvvisatosi centravanti, regala alla Ternana una pausa con meno pensieri. Meno pensieri di quanti ce ne sarebbero stati con una sconfitta. Ma bisogna essere realisti: bisogna avere la consapevolezza che ancora c’è da sudare e faticare. La nottata non è passata. La zona bassa della classifica è lì, non si allontana, anche se non potevamo immaginare si allontanasse subito, con due partite.
La Ternana ha certamente carattere, perché non si arrende mai. Ma ancora non ha una chiara identità tattica: si sposa meglio con il 352 o preferisce giocare con il 4312? Lasciando perdere naturalmente le alchimie degli ultimi minuti che stavolta servivano soltanto per riacciuffare il risultato. 
La doppia interpretazione (anche con la variante Falletti a centrocampo) può essere chiaramente una risorsa importante per le Fere, ma non deve essere il risultato a determinarla o il momento. Ci dovrebbe essere una convinzione alla base della scelta: quella di essere migliori. 
Questa squadra si sta ancora cercando sul campo: le due punte, il ruolo di Falletti, la composizione della difesa. La pausa dovrà dare alla Ternana delle risposte. Dovrà regalare ai rossoverdi i due vestiti, per poterli indossare durante il campionato con consapevolezza. Dopo 9 partite e un mese e mezzo dalla fine del mercato è giusto che le idee siano più chiare e definite. Un altro piccolo campionato prima di arrivare alla nuova pausa, dove dovrà tracciarsi un’altra riga. Brescia, Modena, Venezia e Spezia. Squadra importanti ma in difficoltà oppure squadre importanti perché nelle posizioni nobili della classifica. Bisognerà arrivare pronti.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 07 ottobre 2023 alle 19:20
Autore: Ternananews Redazione
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