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Ternana tra pareggi, presenze ed elezioni

La sosta sembra essere giunta al momento giusto per la Ternana andata in bianco anche contro il Brescia. Due punti in due partite interne consecutive senza segnare gol. Bilancio non esaltante anche se Cristiano Lucarelli è parso estremamente tranquillo, convinto del fatto suo quando ha affermato che quelli appena conquistati saranno punti molto importanti nell’economia del campionato.

Ma se la sosta sarà utile per fare il pieno di energie a spenderne parecchie, di energie, ci ha pensato il presidente Stefano Bandecchi che tra commenti post partita e divagazioni elettorali ha catalizzato l’attenzione generale.

Della questione politica non ne parliamo, volutamente. Qui ci piace piuttosto sottolineare le sue affermazioni calcistiche. La noia cui ha detto di essere stato colto durante la partita con il Brescia tanto d’aver pensato di andarsene prima del tempo. Fino alla reprimenda nei  confronti dei tifosi, salvo marcia indietro repentina (dettata dalle questioni elettorali?) a sottolineare che forse era andato un po’ oltre nel discorso sulle presenze al Liberati.

Per il quale vale la pena proporre una sottolineatura. D’accordo, ci vorrebbero sempre dieci dodicimila presenti sugli spalti per dare sostegno alla squadra. Magari come chi ne vorrebbe 40mila a Bari o 30mila a Cagliari e via dicendo. Ma le presenze, come il presidente sicuramente sa, dipendono da mille fattori. A cominciare dall’appeal della squadra che somma classifica a prestazioni e in questo caso tre 0-0 consecutivi con pochissimi tiri in porta di sicuro non trascinano gli indecisi. Poi va tenuto conto della scomodità del Liberati ormai arrivato a livelli quasi insopportabili, quindi gli orari delle partite che tagliano sempre fuori belle fette di appassionati, un pizzico di maltempo a condire il tutto. Tenendo poi conto che c’è un dato importante, quello che parla di un 3% della popolazione come elemento di eccellenza per la presenza allo stadio. Terni, poco più di 110 mila abitanti (siamo in calo) dovrebbe quindi garantire sulle 3.500 presenze allo stadio e se si considera l’intera provincia (poco più di 220mila abitanti) arriviamo alle seimila presenze ideali. Ma il dato sulla provincia è difficile da prendere in considerazione perché in tante altre città d’Italia, senza scomodare le metropoli, ci vorrebbero impianti da centomila posti.

Quindi meglio tornare alla realtà, come ha fatto Bandecchi che ha sottolineato il suo status di tifoso a volte anche esagitato. Senza dimenticare che il popolo rossoverde merita di avere facoltà di decidere in che numero presentarsi allo stadio, visto che in passato quando è stato necessario sul serio non si è mai tirato indietro.

Se poi vogliamo aggiungere anche una considerazione sulla crisi economica e le due partite consecutive al Liberati il quadro è completo.

Massimo Laureti

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