Il test di Vibo Valentia era sicuramente il più complicato dei primi tre di campionato. Perché chiedeva alla Ternana una conferma importante dopo le prime due vittorie, perché chiedeva a Mammarella e soci di tenere alto il livello di concentrazione nel confronto con una squadra che aveva sempre perso e per giunta giocava in campo neutro davanti ad un pugno di tifosi. La Ternana ha risposto positivamente alle sollecitazioni ed ha affossato il Rende. Bravi tutti. E bravo Gallo che non s’è fatto scrupoli di cambiare l’attacco e di tenere a riposo Mammarella. E’ stata la riprova della bontà di un organico di buon livello, sicuramente omogeneo nei valori e costruito con estremo raziocinio. Non ci saranno le star ma la qualità media è ragguardevole. E soprattutto c’è il carattere giusto per diventare squadra, per avere quell’identità che ormai stiamo vedendo crescere e proporre in campo con sempre maggiore continuità.

Vittoria convincente quindi su un avversario che oggi qualcuno considera modesto ma che domani potrebbe riservare sorprese. Basta dare un’occhiata al rendimento delle altre due squadre battute dai rossoverdi. Il Rieti ha tenuto testa al Bari pur giocando con un uomo in meno e addirittura vinceva fino a quando è stato in parità numerica. Il Potenza ha rifilato due sberle al Catania, ad una delle squadre più accreditate del girone. Per cui andiamoci piano a giudicare gli avversari. Perché in questo girone ci sono sicuramente squadre forti già accreditate quali possibili protagoniste (Reggina e Catanzaro ad esempio stanno rispondendo positivamente), qualcuna che sta stentando (Teramo su tutti) ma è difficile sostenere la presenza di squadre destinate a sprofondare senza rimedio.

Per questo è giusto assegnare il giusto valore (decisamente alto) a questo exploit iniziale della Ternana che, primo elemento fondamentale, ha dimostrato di non avere una formazione titolare e le riserve, bensì un gruppo di titolari nei quali Russo, che sarebbe dovuto partire alle spalle di Suagher, sta giocando benissimo e segnato come mai gli era successo in passato.

Così, se proprio vogliamo trovare un aspetto negativo nella prova in Calabria, dobbiamo rifarci alla mancata concretizzazione di occasioni da rete limpide che avrebbero consentito alla Ternana di chiudere anzitempo la partita mettendosi così in “gestione” consumando una buona quantità di energie in meno. Difficile invece andare a sindacare sul gol incassato. Certo su azione da palla inattiva si può fare meglio ma concedere un minimo tasso d’errore è quasi doveroso. Ci sta. Ci sta un po’ meno sbagliare quattro o cinque gol che sembravano fatti.

Ma in definitiva anche questo può diventare un elemento positivo. Dà infatti l’idea di una squadra che sta migliorando di gara in gara e che il proprio livello massimo di rendimento deve ancora raggiungerlo. C’è lavoro da fare per Gallo e il suo staff, così come per il diesse Leone che cerca un terzo portiere per chiudere la rosa e soprattutto per la squadra che potrà ricominciare la settimana con rinnovate energie e la consapevolezza di avere nel proprio arco tante buone frecce da scoccare.

Ultima annotazione: alla lista dei goleador di sono aggiunti Partipilo (gran gol) e Salzano, aspetto estremamente positivo perché per essere protagonisti fino in fondo ai gol (doverosi) degli attaccanti è necessario si aggiungano quelli dei centrocampisti e dei difensori. Proprio quello che sta succedendo nella Ternana che, quasi dimenticavamo, si gode con pieno merito il primato in classifica con la voglia di matta di tenerselo ben stretto quanto più a lungo possibile. Pensando, come sostiene giustamente Gallo, ad una partita alla volta. Per cui sia chiaro, da oggi l’avversario più difficile per la Ternana non può che essere il Monopoli.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 10 settembre 2019 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
vedi letture
Print