Ternana questo è il tempo delle scelte

Massimo Laureti
Direttore sportivo e programma è arrivato il momento di affondare il colpo. Rinnovata l’intesa con Fabio Liverani, la Ternana ha un percorso praticamente obbligato davanti a se. Un percorso fatto di scelte conseguenti ma ineludibili per una programmazione seria. A cominciare dall’obiettivo che si vuole fissare a inizio stagione e del quale di sicuro i D’Alessandro avranno parlato con il tecnico.
Obiettivo si coniuga perfettamente anche con budget o, più semplicemente, con le disponibilità economiche che il club è disposto a mettere a disposizione di chi, poi, dovrà operare sul mercato. D’accordo sembra quasi un “Bignami” della società perfetta, un percorso che non sempre le società compiono correttamente, forzate da situazioni contingenti, spesso con esiti non proprio positivi come racconta il calcio italiano da qualche anno a questa parte.
Scelta successiva, ma potrebbe anche diventare preliminare, quella del direttore sportivo. Una figura che nella Ternana manca dal primo aprile, da quando esonerato Abate venne sollevato dall’incarico Carlo Mammarella, uno dei protagonisti principali nella costruzione di quell’organismo che poi quasi tutti hanno individuato come il migliore del girone se non dell’intera categoria.
Mammarella era stato il sopravvissuto alla rivoluzione operata dal duo Stefano e Maurizio D’Alessandro, una volta subentrati a Nicola Guida, al timone della Ternana. Scelte che hanno lasciato sul campo vittime illustri come Stefano Capozucca e Diego Foresti e, da ultimo appunto, Carlo Mammarella. Gli ultimi due ancora a libro paga per un’altra stagione.
Direttore sportivo figura intermedia irrinunciabile
Fondamentale avere il direttore sportivo, una figura che non può essere surrogata dalla buona volontà di qualche altro dirigente. Perché gestire una società importante come la Ternana vuol dire avere anche un bagaglio di esperienza adeguato e soprattutto una profonda conoscenza della categoria oltre ad una rete di rapporti che si costruisce nel tempo, lavorando con costanza e professionalità.
Ma il direttore sportivo ha anche un ruolo che va oltre le trattative di mercato e che lo lega profondamente alla struttura tecnica (allenatore e squadra) anche alle vicende extra campo che di solito arrivano “a tradimento” durante la stagione complicando il normale percorso della squadra. In estrema sintesi è sempre il diesse a fare da tramite tra struttura tecnica e società, molto spesso è lui il collante delle diverse anime del club.
Tempi ristretti per le scelte
Il ritiro, disse qualche tempo fa il presidente, è stato già fissato ma l’organico da mettere a disposizione di Liverani è da definire. Scelte legate all’obiettivo e dalle risorse economiche da mettere a disposizione (magari concordate anche con il diesse) per una stagione che è alle porte anche se quella precedente si è appena conclusa. Ritiro entro la metà di luglio, poi Coppa Italia la prima settimana di agosto e campionato dopo la festa di metà estate.
Casi o meglio, situazioni da risolvere più d’una a conferma che il tempo stringe e operare nella massima chiarezza, con totale trasparenza vuol dire avere il sostegno della tifoseria. Raccontarsi, spiegarsi, informare sono modi indispensabili per fare vivere al meglio la Ternana nella stagione in cui, a detta del presidente, dovrà riprovarci. Per ora come e con chi non è ancora chiaro. Le indiscrezioni non sono sufficienti. Serve capire qual è la strada che si intraprende.